Saranno i bilanci tecnici, elaborati dagli attuari di fiducia delle varie Casse professionali alla luce di riforme e misure correttive, a parlare della sostenibilità o meno a 50 anni, come richiesto dal decreto legge 201/2011. La scadenza per trasmettere le prove al ministero del Lavoro è da tempo fissata al 30 settembre. Il ministro Elsa Fornero ha incontrato i vertici delle Casse dei professionisti a luglio per ribadire le finalità della norma sullo stress test per la sostenibilità lunga. Ora, a pochi giorni dalla scadenza per l'invio dei faldoni costituiti dai bilanci attuariali al ministero del Lavoro, arriva una nuova convocazione delle Casse per domani. Oggetto: verifica dello «stato di avanzamento». Non ci sono altre indicazioni rispetto al tema della riunione, che possano chiarirne le finalità: politica o tecnica, ambedue? Il ministro chiederà alle Casse nuovi impegni? Oppure si tratterà di un incontro, quasi di cortesia, per ribadire i passaggi previsti dal Dl 201/2011: verifica dei bilanci tecnici, per la sostenibilità a 50 anni, entro 30 giorni dal ricevimento. In caso di esito negativo, la legge prevede il passaggio a un contributivo pro rata dal 1° gennaio 2012 e un contributo di solidarietà a carico dei pensionati dell'1%, per due anni. Tuttavia, lo schema tracciato con il decreto 201/2011 è ben noto alle Casse, che hanno avuto poco più di nove mesi per mettere al riparo i rapporti tra entrate e uscite nel lungo periodo. Anche le sollecitazioni del ministro a riforme strutturali sono state soppesate. Certo, le scelte sono state diverse. Per esempio c'è chi ha optato per passare al metodo di calcolo contributivo delle prestazioni, modellando i "parametri" del sistema in modo da tener conto delle peculiarità di categoria – è il caso di Inarcassa – e c'è chi, al contributivo, ha preferito una manovra su aliquote, età della pensione e base di riferimento per determinare la prestazione, vale a dire i redditi prodotti durante tutta la vita lavorativa, come la Cassa forense. Durante l'incontro di domani, però, non ha molto senso parlare in generale dei punti a favore o contro di misure adottate nell'ambito dell'autonomia. Diverso, sarebbe entrare nel merito tecnico delle stesse, ma l'esercizio si presterebbe meglio a incontri tecnici tra ministero e singole Casse.
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