Tra i quattro e i cinquecento euro per chi si affaccia alla professione. Fino a duemila euro per un professionista quarantenne, oltre 5mila euro per progettisti con fatturati già consolidati da anni di servizio della professione. Ecco quanto si troveranno a pagare i progettisti ancora sprovvisti di polizza il prossimo 15 agosto quando proteggersi dai rischi derivanti dall'attività professionale diventerà obbligatorio per tutti gli iscritti agli ordini.
I premi suddivisi per classi di età e di fatturato sono il risultato delle simulazioni elaborate per il settimanale «Edilizia e Territorio» da tre tra i principali broker attivi in Italia nel campo delle assicurazioni professionali (Dual, Aec e Aon). L'indagine, pubblicata sul numero in distribuzione questa settimana, evidenzia come un giovane professionista dal fatturato di circa 25mila euro dovrà fare i conti con una spesa compresa tra 420 e 550 euro per una polizza con un massimale di un milioni di euro e una franchigia di 2.500 euro. A condizioni leggermente diverse (stessa franchigia, massimale di 2,5 milioni) un professionista quarantenne con ricavi annui per circa 100mila euro dovrà sborsare una cifra compresa tra 1.446 e 2.100 euro. Mentre un progettista più “anziano”, con un fatturato di circa 300mila euro, pagherà tra 4.137 e 5.700 euro per una polizza con copertura fino a 5 milioni e franchigia di 5mila euro.Per chi può è anche disponibile la convenzione stretta da Inarcassa con Willis che al momento costituisce un punto di riferimento per il settore, offrendo condizioni mediamente migliori di almeno il 20% rispetto al resto del mercato. Qualunque scelta si faccia, la spesa per l'assicurazione assorbirà mediamente tra l'1% e il 2% del mercato: normale che i professionisti stiano valutando con attenzione cosa fare. Anche e non tutti sono rimasti a guardare. A sentire gli operatori sono rimasti senza copertura soprattutto i professionisti meno “strutturati”, mentre la fascia alta del mercato ha già pensato per tempo di proteggersi. In particolare i progettisti abituati a lavorare nel settore pubblico, già vincolati ad avere la copertura.
Naturalmente l'Italia non arriva per prima in Europa all'appuntamento dell'obbligo di assicurazione per i progettisti. Tutto il contrario. Sono ben 13 i Paesi europei in cui è già operativo il vincolo di polizza professionale. Prima di noi ci hanno già pensato non solo Paesi come la Francia (dove da 30 anni architetti, ingegneri e geometri lavorano solo con l'assicurazione), la Gran Bretagna, la Francia o la Spagna (dove l'obbligo vige solo in campo residenziale), ma anche paesi più piccoli come la Polonia, la Lituania e la Repubblica Ceca.
Eppure, anche se percepito come necessario l'obbligo di prevedere un budget per l'assicurazione rischia di risultare come un aggravio di spesa insostenibile per i più giovani. Per chi lavora solo marginalmente in proprio, senza una base di lavoro garantita, l'assicurazione rischia di incidere pesantemente su un bilancio che deve già tenere conto delle spese per l'ufficio, i software, la cassa professionale e l'obbligo di formazione continua.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
