1 - Con il piano casa mi allargo il box
Ho un box auto a Cabiate che vorrei allargare. Il mio vicino mi ha sempre impedito di farlo. Vorrei sapere se è possibile sfruttare la nuova legge per inziare i lavori di ristrutturazione/allargamento.
Occorre innanzitutto precisare che nel suo Comune, è entrato in vigore di recente il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) che stabilisce, anche per la realizzazione ed ampliamento di spazi destinati a parcheggio, prescrizioni ed indici vincolanti che variano a seconda della destinazione funzionale dell’area. Pertanto, per capire cosa è possibile realizzare secondo la disciplina urbanistica comunale, è necessario acquisire la nuova destinazione urbanistica dell’area e poi verificare le possibilità di intervento definite nel “Piano delle Regole” allegato al PGT.
In base a queste indicazioni, sarà possibile definire se l’edificio destinato a box può essere ampliato.
In ogni caso il box per il ricovero auto rappresenta soltanto una pertinenza dell’abitazione principale e come tale non rientra nel computo della volumetria abitabile e della superficie lorda di pavimento. Nel progetto di Legge Regionale attualmente in discussione è previsto, per edifici uni e bifamiliari, un aumento del 20% della volumetria esistente: non sarebbe pertanto possibile ampliare il box usufruendo delle nuove normative regionali in via di approvazione, in quanto applicabili soltanto per un aumento della superficie abitabile .
2 – Responsabile della sicurezza
Sto per presentare una Dia per dei lavori di ristrutturazione interni che consistono in sintesi:
nel rifacimento del bagno con demolizione di una parete interna per ampliarne lo spazio. Si tratta di un appartamento in un condominio. L'architetto che si è occupato della DIA e sarà il Direttore dei lavori, ci conferma che è necessario anche un Responsabile della Sicurezza, attività che non può essere svolta da Lui e quindi necessita un altro professionista abilitato.L'azienda che effettuerà i lavori , viceversa , sostiene che per l'intervento indicato non è necessario un Responsabile della Sicurezza.
E’ una questione piuttosto intricata. L’articolo 90 del D.Lgs. n. 81/2008 (TU sulla sicurezza) al comma 3 prevede che il Committente o il Responsabile dei lavori nomini il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed in fase di esecuzione (quest’ultimo al comma 4) nei lavori in cui è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanea. Pertanto si può dire che nel caso in esame la ragione propenda dalla parte del Direttore dei lavori, in quanto è immaginabile che nel rifacimento del bagno oltre all’impresa edile intervenga almeno un idraulico…
Lo scenario così ipotizzato dovrebbe essere modificato a breve (entro agosto), in quanto le modifiche in discussione all’attuale versione del TU sicurezza, dovrebbero escludere i “piccoli lavori” dall’obbligo di nomina dei coordinatori ed il comma 11 dell’articolo 90 dovrebbe essere eliminato.
3 – Ristrutturazione e cambio di destinazione
Vorrei ristrutturare la casa per realizzare diverse postazioni lavorative da affittare a professionisti (avvocati, commercialisti) con un servizio di segreteria e di collaboratore. L'appartamento è però accatastato A3, quindi devo cambiare la destinazione d'uso in A10? E quali pratiche devo avviare?
La tipologia dell’intervento descritto che prevede la realizzazione di opere edilizie per una nuova suddivisione interna dei locali si qualifica come Risanamento Conservativo, essendo previsto anche il cambio di destinazione d’uso dell’unità da residenziale ad ufficio. Si tratta quindi di un intervento minore ma pur sempre soggetto alla richiesta di un Permesso di Costruire o alla presentazione di Denuncia di Inizio di Attività.
Quanto alla variazione della destinazione d’uso occorre presentare all’Ufficio Tecnico Erariale una richiesta di variazione catastale che comporterà anche una modifica della relativa categoria.
Alla conclusione delle opere dovrà infine essere chiuso anche il procedimento amministrativo legato al Permesso di Costruire o DIA presentando in Comune la dichiarazione di fine lavori, il certificato di collaudo sulla conformità delle opere, le certificazioni di conformità degli impianti e la nuova documentazione catastale.
4 – L’ampliamento e il terreno edificabile
Siamo proprietari di un appezzamento di terra a Roma volevamo sapere se l’incremento di cubatura pari al 20% in più rispetto a quanto stabilito dall’attuale indice di edificabilità è applicabile anche a nuove realizzazioni o se esclusivamente a infrastrutture già esistenti. CONTINUA ...»
Ad oggi (30 giugno 2009) non è ancora stata emanata, nel Lazio, la normativa regionale che deriva dalla Conferenza Stato-Regioni del 1° aprile 2009, ma da alcune indiscrezioni raccolte in merito alla stesura di tale legge non sembra che la Regione intenda ampliare la possibilità di accedere a bonus volumetrici per interventi di nuova costruzione, aumentando quindi l’indice di edificabilità previsto. Una normativa regionale, per esempio, già in fase di approvazione, è quella della Lombardia, che prevede soltanto la possibilità di ampliamento fino ad un 20% della volumetria esistente di edifici residenziali uni o bifamiliari o comunque aventi volumetria non superiore a 1000 metri cubi, oltre alla ricostruzione di edifici residenziali con un ampliamento fino ad un massimo del 35% della relativa volumetria esistente.
