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Infrastrutture irrigue (articolo 16-bis). L'articolo autorizza il commissario ad acta per le opere irrigue (ex Agensud) a utilizzare le economie, che si siano realizzate fino all'esercizio 2008 sui fondi allo stesso assegnati, per fare fronte agli "oneri accessori" per la prosecuzione delle proprie attività.
Interventi urgenti reti energia (articolo 4). Sarà un dpcm a individuare gli interventi relativi a reti per la trasmissione e distribuzione dell'energia, realizzati con capitale prevalentemente o interamente privato, per i quali ricorrano particolari ragioni di urgenza in riferimento allo sviluppo socio-economico del Belpaese e che devono essere effettuati con mezzi e poteri straordinari. Grazie a una modifica ad hoc operata dal decreto legge correttivo della manovra estiva bisognerà sentire anche, il ministero dell'Ambiente, a cui viene riconosciuto un potere "di concerto", da esercitare assieme ai dicasteri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Semplificazione normativa. Ci dovrà, comunque, essere, pure, un'intesa con gli enti locali, ma solo per gli interventi relativi alla produzione di energia. Ogni intervento, dichiarato indifferibile, sarà seguito da un commissario ad hoc che, sentiti gli enti locali interessati, emana gli atti e i provvedimenti, nonché cura tutte le attività occorrenti al finanziamento, alla progettazione, all'autorizzazione, alla realizzazione e all'effettiva realizzazione dell'intervento, nel rispetto delle disposizioni comunitarie e con poteri sostitutivi e derogatori. Prevista, poi, una modifica al codice degli appalti (dlgs 163/2006) al fine di includere, tra i soggetti autorizzati alla stipula dei cosiddetti contratti segregati, anche l'amministrazione finanziaria, relativamente alla gestione del sistema informativo della fiscalità. Si dettano, anche, alla luce della giurisprudenza Ue, i criteri per la stima degli immobili, ai fini della liquidazione dei dovuti risarcimenti, nei casi di revoca dell'esecuzione della confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere, anch'esse abusive, costruite..
Lavoratori a progetto (articolo 1, comma 8-ter). Cambiano destinazione i 100 milioni di euro stanziati lo scorso anno dal Governo per garantire l'una tantum ai lavoratori a progetto che perdono l'impiego. La somma potrà essere destinata, in via alternativa e in tutto o in parte, a incrementare, nel 2009, il Fondo sociale per occupazione e formazione. Ciò al fine di rendere efficiente e flessibile l'utilizzo delle complessive risorse destinate ad interventi relativi agli ammortizzatori sociali per l'anno 2009.
Lavoro flessibile (articolo 17, commi 26 e 27). Al fine di combattere gli abusi nell'utilizzo del lavoro flessibile, entro il 31 dicembre di ogni anno, sulla base di apposite istruzioni fornite dalla Funzione Pubblica, le amministrazioni sono tenute a redigere un analitico rapporto informativo sulle tipologie di lavoro flessibile utilizzate da trasmettere, entro il 31 gennaio di ciascun anno, ai nuclei di valutazione o ai servizi di controllo interno.
Licenziamenti "forzosi" (articolo 17, commi 35-novies e 35-decies). Torna l'anzianità contributiva per il pensionamento dei dipendenti pubblici, inclusi i dirigenti. Si reintroduce, per il triennio dal 2009 al 2011, la possibilità dell'amministrazione di procedere "unilateralmente" alla risoluzione del rapporto di lavoro (e del relativo contratto individuale) al raggiungimento dei 40 anni di anzianità massima contributiva. Non serviranno più i 40 anni di effettivo servizio. In questo modo, il pensionamento riguarderà più persone, perché saranno conteggiati, anche, gli anni del corso di laurea, dell'eventuale periodo militare o di altri lavori svolti (purché con il versamento dei contributi) precedentemente all'assunzione in servizio. Sono esentati dalle nuove norme, i magistrati, i professori universitari e i dirigenti medici responsabili di struttura complessa.
Lotta ai paradisi fiscali (articolo 12). Giro di vite su elusione ed evasione internazionale. Con una norma presuntiva, si stabilisce che investimenti e attività finanziarie fatte da italiani in paradisi fiscali sono illegali e vanno considerati come redditi sottratti a tassazione. Le Entrate istituiranno, in coordinamento con la Guardia di finanza, un'unità speciale per pizzicare i furbi, anche per le attività connesse al controllo per la prevenzione e repressione dei fenomeni di illecito trasferimento e detenzione di attività economiche e finanziarie all'estero. Le disposizioni danno attuazione alle intese che sono state raggiunte fra Stati aderenti all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) in materia di emersione di attività economiche e finanziarie detenute da Paese con regimi fiscali privilegiati. Lo scopo è quello di migliorare il livello di trasparenza fiscale (attualmente insoddisfacente) e incrementare la cooperazione amministrativa fra Stati.
Massimo scoperto (articolo 2, comma 2) CONTINUA ...»