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Manovra d'estate, un decreto in 40 tappe

di Antonio Criscione

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5 agosto 2009

Saranno più di 40 i provvedimenti che serviranno a dare attuazione al decreto anticrisi così come integrato dai corposi interventi disposti dal maxiemendamento che ha portato al testo finale varato dal Senato senza ulteriori modifiche. In molti casi si tratta di provvedimenti che riguardano attività interne alle amministrazioni, per cui gli atti che avranno più diretto impatto nelle attività dei cittadini, soprattutto quando considerati nella certo non comoda veste di contribuenti, sono di meno.
La legge 3 agosto 2009, n. 102 di conversione del decreto legge 78 del 2009 è stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 140/L alla «Gazzetta Ufficiale» n. 179 agosto del 4 agosto. Il suo cammino si è dunque chiuso. E da oggi le novità inserite in sede di conversione.
Per molte delle disposizioni contenute nel testo varato dal Parlamento si avvia quindi ora la complessa fase dell'iter applicativo. E anche quando entrano subito in vigore, molte norme avranno sicuramente bisogno di interventi attuativi o di interpretazioni.

In materia di ammortizzatori sociali, per esempio, dovrà essere completato il corredo di provvedimenti del ministero del Lavoro che per il 2009 e il 2010 consentiranno di derogare alle regole sulla cassa integrazione guadagni per i settori che non ne sono attualmente coperti. Lo stesso ministero dovrà emanare i decreti per destinare il contributo forfettario derivante dall'emersione del lavoro irregolare dei lavoratori extracomunitari e, con un decreto, dovrà stabilire le modalità di corresponsione delle somme e degli interessi dovuti per contributi assistenziali per periodi anteriori ai tre mesi (termine oltre il quale parte la regolarizzazione).
L'agenzia del Demanio dovrà aspettare gli indirizzi contenuti in un decreto del ministero delle Politiche agricole per cedere in affitto beni liberi dello Stato a destinazione agricola non utilizzabili per altri fini istituzionali. I beni andranno individuati in collaborazione tra i due enti. Già stipulato, invece, (si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) il protocollo previsto dalla legge di conversione del Dl, per la convenzione con l'Abi per l'attenuazione degli oneri finanziari sulle piccole e medie imprese. E sarà ancora il ministero dell'Economia a emanare i decreti per l'attuazione del sistema integrato di export banca. Gli stessi decreti forniranno le regole per il credito alle esportazioni delle piccole e medie imprese.

Il decreto legge affida, poi, al direttore dell'agenzia delle Entrate il compito di dettare la disciplina di dettaglio per l'esecuzione di rimborsi fiscali. E sempre il direttore delle Entrate dovrà dettare le regole tecniche per la trasmissione delle richieste di compensazione da parte dei contribuenti. Ancora in materia di compensazione dei crediti e dei debiti fiscali, il ministro dell'Economia potrà elevare il tetto di queste ultime da 500mila a 700mila euro. E il dicastero di via XX Settembre potrà anche elevare la quota di personale della Guardia di finanza da utilizzare negli uffici centrali o nelle rappresentanze diplomatiche o negli uffici consolari. Lo stesso dicastero detterà anche le regole per la richiesta di informazioni di natura creditizia da parte dell'amministrazione finanziaria in fase di svolgimento degli accertamenti.
Sicuramente uno dei provvedimenti più attesi è quello che riserva al direttore dell'agenzia delle Entrate le disposizioni e gli adempimenti, anche dichiarativi, per l'attuazione delle norme sullo scudo fiscale. E le Entrate fisseranno anche le regole per la ritenuta d'acconto per i pignoramenti eseguiti presso terzi.
Spetterà al ministero del l'Ambiente, invece, dettare le regole attuative per la tracciabilità dei rifiuti. Si tratta in questo caso di una serie di decreti volti, innanzitutto, a stabilire un sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti e successivamente per la ricognizione dell'attuazione del sistema.

5 agosto 2009
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