Cambiano le regole per la compensazione dei crediti di imposta nel modello F24. La manovra d'estate introduce infatti nuovi vincoli all'utilizzo di eccedenze Iva, che scatteranno dal 2010. L'obiettivo? Contrastare l'evasione riscontrata in queste operazioni.
La novità più significativa riguarda il momento a partire da quale i contribuenti possono compensare l'eccedenza Iva annuale. Oggi infatti l'imposta sul valore aggiunto, come ogni altro credito tributario, può essere compensata, a prescindere dall'importo, dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello per il quale deve essere presentata la dichiarazione in cui sono indicati i crediti. Dall'anno prossimo, invece, la tempistica delle compensazioni seguirà un doppio binario. Le compensazioni Iva fino a 10mila euro l'anno continuano con le "vecchie" regole. Mentre per compensare i crediti Iva per importi superiori a 10mila euro annui occorre attendere il 16 del mese successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione o l'istanza da cui il credito emerge.
Nello stesso tempo, il ministero dell'Economia viene incaricato di aumentare fino a 700mila euro il limite annuo per le compensazioni. Inoltre, la manovra d'estate modifica il regime dei rimborsi Iva e prevede ulteriori sanzioni in caso di utilizzo di crediti inesistenti.
La svalutazione dei crediti. Alle banche e agli enti finanziari la manovra d'estate permette una maggiore svalutazione fiscale dei crediti. Viene infatti ampliata la possibilità di ridurre il reddito imponibile, se i nuovi crediti erogati nel periodo di imposta superano la media dei crediti erogati nei due periodi precedenti.
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