E' forse il più permissivo tra i "Piani casa" regionali, quello finalmente reso disponibile sul bollettino ufficiale regionale del Molise (n. 30 del 18/12/2009). Nessun limite è tracciato all'applicazione sul tipo di edifici,residenziali e non, salvo il fatto che essi debbono essere stati finiti, o in via di costruzione, al 29 giugno 2009. Gli incrementi di volume (abitazioni) o di superficie (altri usi) sono nella norma , cioè il 20% per gli ampliamenti e il 35% per le demolizioni e ricostruzioni, ma per conseguirli non esistono prescrizioni di rendimento energetico.
In compenso, se è certificata una riduzione superiore al 20 % del fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento invernale, si passa al 30% in più di volume o superficie, per gli ampliamenti ,e al 40% in più, per le opere di sostituzione degli edifici. Ulteriori "premi" sono previsti per la rimozione dell'amianto dai tetti e, per quanto riguarda le residenze, anche per l'integrazione dei nuovi volumi nelle facciate e per il rispetto dei materiali esistenti. Ridotta la parte del contributo di costruzione relativa al costo di costruzione. Concesse deroghe anche alle altezze massime delle costruzioni e alle distanze legali tra fabbricati (solo per le sopraelevazioni, in questo caso).
Liberalizzati pienamente anche i cambi d'uso, che sono sottoposti a semplice Dia se il passaggio avviene tra destinazioni residenziali, direzionali, ricettive e commerciali. Resta l'obbligo di reperire spazi a standard di parcheggi proporzionati agli ampliamenti, con l'alternativa però di monetizzarli. Favorita poi la realizzazione di strutture sportive con annessi locali complementari, anche non omologate alle norme tecniche, se a servizio di immobili ricettivi.
Infine, le pensiline e le tettoie per impianti solari e i volumi tecnici correlati nonché quelli che ospitino centrali termiche a biomassa non rientrano nei calcoli delle volumetrie e delle superfici.
Tutti gli interventi di ampliamento e demolizione e ricostruzione sono soggetti a semplice Dia (denuncia di inizio attività) da presentarsi entro il 19 dicembre 2011. I Comuni hanno tempo fino al 17 febbraio 2010 per escludere parti del loro territorio, ma possono anche individuare aree degradate da riqualificare a cura degli operatori privati, con riserva del 20 % della nuova volumetria ad edilizia convenzionata con le conseguenti ulteriori agevolazioni previste dalla legislazione vigente.
Infine, entro il 18 aprile 2010, i comuni dovranno obbligatoriamente approvare la disciplina per il recupero urbanistico degli insediamenti edilizi abusivi perimetrati in ottemperanza ai criteri stabiliti dalla legge regionale di condono edilizio (la 14/5/1985, n. 17).