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Il Piano Casa trova le regole

di Maria Chiara Voci

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22 DICEMBRE 2009

Il Piano casa è realtà in Valle d'Aosta. A quattro mesi dall'approvazione della legge n. 24 del 4 agosto 2009, la Giunta regionale Rollandin ha approvato, venerdì scorso, la delibera n. 3753 che stabilisce, nei suoi allegati, i criteri e le modalità operative per l'ampliamento e per la demolizione e ricostruzione di edifici.
Il provvedimento, già in vigore, conferma la possibilità di intervenire in Vallée senza una scadenza temporale su immobili residenziali (comprese le seconde case), fabbricati a uso produttivo o artigianale, commerciale e ricettivo extra-alberghiero, purché nel rispetto delle destinazioni d'uso previste dai piani regolatori generali (salvo deroghe in casi particolari). Rispetto alla legge, vengono tuttavia specificate le condizioni che regolano gli incrementi di volumetria e le sostituzioni. «L'atto approvato – spiega Manuela Zublena, assessore al Territorio e Ambiente – definisce i concetti fondamentali per la corretta applicazione della normativa con lo scopo di permettere gli ampliamenti previsti dalla legge».
Gli allegati alla delibera n. 3753 fissano, innanzitutto, un sistema di valutazione che consente di stimare il livello di qualità ambientale di un edificio (sulla base di 15 sub-criteri che ripercorrono le categorie del protocollo Itaca) e di suddividere gli immobili in cinque classi, da A+ a D. Per i fabbricati di volume inferiore ai 2.000 metri cubi, gli interventi di ampliamento (fino a un massimo del 20%) non richiedono uno specifico miglioramento della qualità energetica: basta garantire le prestazioni esistenti. Al contrario, gli incrementi di cubatura che determinano la creazione di una nuova unità immobiliare o che vengono attuati su un immobile la cui superficie di partenza sia superiore ai 2.000 metri cubi possono essere effettuati solo se viene raggiunta almeno la classe B (il livello medio nella scala da uno a cinque) e se viene assicurato un corretto inserimento ambientale del nuovo volume, secondo quattro parametri fissati dall'allegato A. Per le demolizioni e ricostruzioni, con bonus di volumetria fino al 35%, deve essere infine garantito il conseguimento della classe B.
La Vallée premia, inoltre, chi investe in sostenibilità oltre gli obblighi di legge. Il contributo per il rilascio della concessione edilizia è ridotto del 50% per gli ampliamenti che non avrebbero vincoli, ma che permettono il raggiungimento della classe B e per le sostituzioni che ottengono un livello pari ad A. Gli oneri sono completamente cancellati nel caso in cui vengano integralmente rimosse dagli edifici le coperture di materiali contenenti amianto.
La deliberazione n. 3753 approva, infine, il modulo e le schede analitiche di sostenibilità ambientale per la richiesta di realizzazione degli interventi: si tratta di un documento che dovrà essere semplicemente aggiunto alla normale richiesta del titolo abilitativo (per le prime case sarà sufficiente la Dia). E' inoltre in corso di predisposizione l'applicativo di un software che permetterà di supportare i professionisti e i tecnici nella compilazione delle schede di sostenibilità ambientale e di tenere in costante aggiornamento le fasi di monitoraggio previste dalla legge.

22 DICEMBRE 2009
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