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Leadership e fiuto del gol – Da sei anni Ballack è il leader della Nazionale tedesca, e non ha caso Low non ha avuto dubbi nel confermarlo nel ruolo di capitano, in continuità con quanto fatto da Klinsmann. Questione di carattere, perché Michael non si è mai sottratto alle proporie responsabilità (vedi i rigori calciati contro il Manchester in Premiership e Champions); questione di leadership naturale, questione di ruolo, perché Ballack giostra nella metà campo offensiva, ma non tira mai indietro il piede nel recuperare il pallone. Fisico (189 cm per 80 kg), senso della posizione, colpo di testa, precisione nei calci di punizione e tempismo nell'inserimento in area di rigore sono i pezzi forti del repertorio. I limiti? Una certa lentezza e la mancanza di un lancio preciso a lunga gittata, che pure il suo ruolo richiederebbe..
Il futuro? Ancora in Blues – Dopo le incertezze e i dubbi della gestione Mourinho, un Ballack completamente ritrovato sembra essere un'arma in più per il Chelsea che ripartirà all'inseguimento dell'accoppiata campionato-Champions. Non a caso Abramovich ha preparato per il tedesco un rinnovo triennale del contratto. Cosa che non accadrà invece per Didier Drogba, altra figura di spicco delllo spogliatoio dei Blues e spesso in contrasto con lo stesso Ballack (celebre il litigio tra i due per calciare una punizione dal limite nell'ultima sfida di campionato allo United) . Segno ulteriore che in futuro a Stamford Bridge si parlerà sempre più tedesco....