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Artur Boruc - Polonia

di Dario Ricci

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Artur Boruc (Ap)

Passano per le mani di Artur Boruc molte delle speranze della Polonia – allenata dall'olandese Leo Bennhaker, il "mago" che portò Trinidad&tobago alla fase finale a Germania2006 - di ben figurare in questa che la prima partecipazione nella storia del calcio polacco all'ultimo atto degli Europei. Se in attacco i biancorossi potranno contare sulle prodezze di Smolarek e dell'altro "Celtic" Zurawski, sarà proprio l'estremo difensore dei biancoverdi a garantire il salto di qualità in fase difensiva. E le parate in Austria e Svizzera potrebbero essere anche il biglietto da visita ideale per spiccare il volo verso una "grande" d'Europa...

Fisico e testa – Nato il 20 febbraio 1980 a Sliedce, in Polonia, Boruc, dopo aver militato nelle giovanili del Pogon Sliedce, è passato al Legia Varsavia, squadra di cui è anche appassionato tifoso. Poi, nel 2005, il trasferimento al Celtic Glasgow, con un contratto fino al 2009, e che poi è stato prolungato a gennaio scorso fino al 2011. In Nazionale ha progressivamente conquistato spazio fino a diventare titolare già ai Mondiali di Germania 2006, dopo aver superato prima la concorrenza di colleghi come Dudek (vecchia conoscenza dei milanisti, visto che era lui il portiere del Liverpool nella finale di Champions persa ai rigori dai rossoneri a Istanbul nel 2005), e ora quella di Tomasz Kuszczak, fresco campione d'Europa come riserva di Van der Saar nel Manchester United. Merito della presa sicura in uscita, della reattività e del colpo d'occhio tra i pali, della prontezza sulle uscite basse , ma soprattutto di una leadership maturata proprio in queste stagioni scozzesi, e che ha trasformato un "portierino" di talento in un elemento di assoluta affidabilità
Scudetto in volata – Proprio contando su queste doti Artur ha dato il suo contributo decisivo per la conquista del titolo scozzese da parte dei Celtic, nella volata finale contro i tradizionali rivali dei Rangers (rimasti a fine stagione solo con la Coppa nazionale come consolazione, dopo aver visto sfuggire per un soffio campionato e Coppa Uefa). Tutt'altra storia per i biancoverdi, al terzo "scudetto" consecutivo dopo una stagione che li ha visti buoni protagonisti in Champions (eliminati negli ottavi dal Barcellona), grazie anche a Boruc, che su 41 gare disputate, in 15 occasioni è riuscito a mantenere la propria porta inviolata, portando il totale a 50 su 132 gare col Celtic. Peccato per qualche esuberanza di troppo, che gli ha procurato qualche problemino proprio con i tifosi dei Rangers....
Maglietta scandalo – I fatti risalgono a domenica 27 aprile 2008, all'ultimo Old Firm, l'attesissimo derby di Glasgow, come d'abitudine decisivo per la corsa al titolo. I Celtic vincono per 3 a 2 contro i Rangers, e sapete come festeggia Boruc? Mettendo in bella mostra una maglietta con una foto di Giovanni Paolo II, e con la scritta "Dio benedica il Papa". Niente di male se si fosse trattato del derby di Roma, all'ombra "der Cuppolone", ma una maglietta del genere indossata dal cattolicissimo portiere dei cattolicissimi Celtic nella sfida contro i protestantissimi Rangers non poteva non provocare un polverone (malgrado fosse un'indiretta risposta ai cori offensivi dei tifosi biancoblu). Per Boruc nessuna sanzione ufficiale, ma rimbrotti ufficiosi da parte di club e federcalcio scozzese. Anche perché il ragazzo è recidivo con le provocazioni, avendo nel febbraio 2006 sventolato una bandiera con la scritta "Celtic campione!" proprio a Ibrox Park, la "tana" dei Rangers. E quest'anno non sono mancati anche scambi di "complimenti" con i supporter dell'Hibernian. Episodi che potrebbero portarlo a cercar miglior fortuna calcistica lontano dalle Highlands...
Pezzo pregiato – Artur Boruc è infatti uno dei pezzi da novanta del calciomercato estivo. Se non altro perché il portiere polacco sembra arrivato alla piena maturità tecnico-fisica proprio nel momento in cui alcuni grandi club europei stanno vivendo un ricambio generazionale a livello di "numeri uno". Il Bayern Monaco deve trovare un sostituto per Oliver Kahn, che ha appeso i guanti al chiodo; il Milan è alle prese con il dopo Dida ; anche Arsenal e Manchester United si stanno guardando intorno per trovare sostituti all'altezza degli ultratrentenni Lehmann e Van der Saar. Tutte piazze, quelle appena citate, che hanno in tempi più o meno recenti manifestato il loro interesse per Artur, anche se al momento la pista più calda sembra essere proprio quella milanista....
Sbarco a Milano? - «Boruc è un portiere eccellente»: le parole di Ariedo Braida, general manager del Milan e "longa manus" della società di Via Turati sul mercato suonano quasi come un incoronazione per Artur, che ha colpito staff tecnico e dirigenziale milanista con le sue prestazioni nel doppio incrocio che i due club avuto nelle ultime Champions League (lo scorso anno nei quarti di finale, quest'anno nel girone eliminatorio). Quasi inutile sottolineare che a dare ancora maggior risalto alle prodezze del polacco, ci sono state le tante incertezze di Dida e la brutta figura rimediata dal portiere brasiliano in occasione della gara d'andata quest'anno a Glasgow, quando dopo il gol decisivo di Mc Donald e l'invasione di un tifoso scozzese, che lo toccò su una spalla, l'estremo difensore rossonero cadde a terra, rimediando prima una figuraccia e poi una squalifica per simulazione.... Incontri tra rossoneri e dirigenza del Celtic per parlare di Boruc ci sono già stati, anche se la quotazione data dai dirigenti biancoverdi al loro numero uno ha spaventato la dirigenza milanista: circa 12 milioni di euro. Ma che il soggiorno scozzese di Artur sia agli sgoccioli lo testimoniano proprio le mosse del management dalle parti del Celtic Park, che avrebbe già bloccato per il futuro il brasiliano Fabio Deivison Lopes Maciel, 27enne portiere del Cruzeiro

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