La nazionale greca fa la sua prima comparsata in un torneo di primo piano proprio ai campionati Europei. Era il 1980, ma la sua avventura fu di brevissima durata. Gli ellenici furono infatti subito eliminati dopo essersi piazzati all'ultimo posto nel girone, dove furono sconfitti dall'Olanda e dalla Cecoslovacchia, e pareggiarono con la Germania Ovest, vincitrice di quella edizione. Dopo quell'Europeo la Grecia scompare nuovamente per ripresentarsi ai mondiali americani del 1994, anche questi con esito disastroso. Tre gare, tre sconfitte per mano di Argentina, Bulgaria e Nigeria. La musica cambia, a sorpresa, nel 2004. 12 giugno 2004: Grecia-Portogallo 2-1.La Grecia prosegue il suo cammino eliminando i campioni in carica della Francia nei quarti di finale e la Repubblica Ceca in semifinale. E'la squadra rivelazione dell'Europeo portoghese che si chiude come si era aperto. Una vittoria sul Portogallo, nella finale di Lisbona, che consacra la Nazionale ellenica sul tetto d'Europa e la spinge dal 35° al 14° posto del ranking mondiale. Festeggiamenti senza precedenti, al ritorno in patria. Dopo la vittoria all'Europeo 2004 la Grecia risulta essere la favorita anche nel gruppo di qualificazione ai Mondiali 2006 , ma si arrende a Ucraina, Turchia e Danimarca e non accede alle fasi finali.
La qualificazione a Euro 2008
I campioni d'Europa hanno chiuso al Comando del Gruppo C, conquistando la qualificazione anticipata dopo la vittoria contro la Turchia (1-0 a Istambul). Tre vittorie e neanche un gol subito nelle prime tre partite, poi la sconfitta per 4-1 nella gara di ritorno ad Atene . Vincendo sette delle otto gare successive stravince il girone.
Il ct Otto Rehhagel
Il ct più longevo della storia della Nazionale Greca prende in mano le redini della squadra nel 2001ed esordisce con una sonante sconfitta: 5-1 contro la Finlandia , ma il suo lavoro comincia a dare i frutti sperati fino alla qualificazione agli Europei portoghesi. La Grecia intera, a quel punto, si innamora della bella fiaba sostenendo la nazionale fino all'ubriacante gioia finale. Ex giocatore di Hertha Berlino e Kaiserslautern a cavallo tra gli anni '60 e '70, Rehhagel resta nel mondo del calcio sedendo su panchine importanti come il Werder Bremen, il Borussia Dortmund, e la squadra di Düsseldorf che, con la sua guida, conquista la Coppa di Germania nel 1979/80, prima di ritornare alla guida del Werder, in seconda divisione, nel 1981 e restarci per 14 anni. Un lungo idillio che porta nella bacheca della società tedesca due titoli nazionali nel 1986/87 e 1992/93, due Coppe di Germania nel 1990/91 e 1993/94, e una Coppa delle Coppe nel 1991/92. Rehhagel vince ovunque, anche sulla panchina del Bayern Monaco col quale conquista la Coppa UEFA nel 1995/96.
Il gruppo
Queste le convocazioni diramate dal ct per Euro 2008
Portieri: Nikopolidis (Olympiacos), Chalkias (Aris Thessaloniki), Tzorvas (OFI Crete).
Difensori: Kyrgiakos (Eintracht Francoforte), Seitaridis (Atlético Madrid), Dellas (AEK Atene), Vintra (Panathinaikos), Spiropoulos (Panathinaikos), Goumas (Panathinaikos), Torosidis (Olympiacos), Patsatzoglou (Olympiacos), Antzas (Olympiacos), Papastathopoulos (AEK Atene).
Centrocampisti: Basinas (Mallorca), Giannakopoulos (Bolton), Karagounis (Panathinaikos), Tziolis (Panathinaikos), Katsouranis (Benfica).
Attaccanti: Salpingidis (Panathinaikos), Liberopoulos (AEK Atene), Gekas (Bayer Leverkusen), Samaras (Celtic), Amanatidis (Eintracht Francoforte), Charisteas (Norimberga).
La tattica
Leggendo tra le righe della qualificazione,Rehhagel dovrebbe affidarsi al 4-3-3, ma è probabile che lo posso alternare con il 4-4-2.
Fra i pali fiducia rinnovata al veterano Antonios Nikopolidis, nonostante l'ottimo apporto, in fase di qualificazione, di Konstantinos Chalkias . Retroguardia di peso con gli intoccabili Traianos Dellas e Sotirios Kyrgiakos, e Giourkas Seitaridis sulla destra. Vassilios Torosidis sembra il favorito per occupare la corsia sinistra, ma dovrà vedersela con la concorrenza di Antzas e Patsatzoglou che il tecnico impiega però anche come centrocampisti in caso di necessità. Consolidato anche il centrocampo, presidiato dal capitano Angelos Basinas affiancato da Katsouranis. Come trequartista ci sarà ancora Georgios Karagounis. In attaccoè tutto nelle mani, o meglio, nei piedi, di Gekas che vedrà avvicendarsi al suo fianco Amanatidis o Liberopoulos a seconda del modulo prescelto.
Il campione simbolo
Il campione simbolo scelto dalla Grecia come il più rappresentativo degli ultimi 50 anni è Vassilis Hatzipanagis , meglio conosciuto come il ‘Nureyev del calcio'. Centrocampista d'attacco dell'Iraklis FC, aveva come specialità un dribbling spettacolare. Fantasista, nato in Unione Sovietica nel 1954, viene notato dal Pakhator, un club uzbeko. Esordisce a 17 anni, e presto veste la maglia della Under 19 sovietica. Nella nazionale maggiore gioca otto partite ma la nostalgia lo riporta in Grecia. Il giorno del suo esordio, nel 1975 , con la maglia dell'Iraklis, lo stadio è strapieno per la fama che ha preceduto. Il suo rapporto particolare coi tifosi lo convince a rinunciare ad offerte importanti di squadre come la Lazio, l'Arsenal e il Porto. Rimane a Salonicco fino al 1990, poi gioca la sua gara d'addio nell'ottobre del 1991.Una sola presenza in Nazionale, in una gara amichevole, contro la Polonia. Il suo passato con la Nazionale sovietica gli impedisce di giocare partite ufficiali con quella greca.
