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ASSE MONDIALE – Cosa volete inventarvi qui? Pirlo, Gattuso, De Rossi, Perrotta con un'unica esigenza: la necessità di riempire il serbatoio, perché specie i milanisti han chiuso la stagione con la lingua che strisciava sul campo. Probabilmente c'erano altre storie dietro, altri problemi a quanto pare risolti, ma un Ringhio Gattuso così poco ringhio, così piatto come nell'ultimo mese di campionato, l'avevamo visto mai. Pirlo è fuoriclasse di cristallo e acciaio: pure a lui serve una bella lucidata e poi via, con tutte le precauzioni del caso perché è l'unico (forse al mondo) senza controfigura. I romanisti porteranno anche la forza della loro rabbia. Aquilani, a lungo fermo per un infortunio, è in rampa di lancio e pieno d'energia. Ambrosini ha solo un sogno: ridare a Del Piero in finale un'altra palla col contagiri e quello che, stavolta, la sbatte dentro. Nel regno giallo-rosso-nero che è il centrocampo azzurro ci sono due splendidi intrusi. Mauro Camoranesi che è, a modestissimo parer nostro, la stella polare degli equilibri tattici e il cardine del raccordo tra centrocampo e avanti, in Nazionale esattamente come nella Juventus.
LAVORI IN CORSO – L'attacco. E qui siamo come al solito nella foresta del dubbio e dell'incanto. Mille suggestivi sentieri ruotano tutti intorno al totem: Luca Kaiser Toni. Poi è solo fantasia. E qualche perplessità. Fin dall'inizio del suo biennio, Donadoni ha fatto di Di Natale il suo prescelto, giocatore nel quale, ne siamo convinti, il ct si rivede come allo specchio. E Totò di tutto e benissimo ha fatto per dargli ragione, in un modulo che è pian piano diventato un 4-3-3 con Di Natale e Camoranesi (o Quagliarella nei giorni più spregiudicati) larghi a passare munizioni a Toni. Qui ci si è messo il campionato e tutta la banda degli ottoni mediatici, a soffiare sulle pagine del canovaccio, scompigliandole. Del Piero re dei cannonieri (dopo aver convinto un Ranieri, all'inizio non proprio persuaso, se ricordate bene), Borriello bomber, Cassano folle e genio (anche qui, se avete memoria buona, fu proprio Donadoni a riesumarlo all'inizio della sua avventura). E adesso che si fa? Si cambia modulo mettendo Alex seconda punta accanto a Toni? O si adatta Alex al modulo allargandolo e tirandolo all'indietro, in un deja vu sacchiano (Euro 1996 in England), e sempre che lui sia d'accordo? Oppure si tiene Del Piero di scorta, coi fucili della critica spianati alle spalle? E Cassano? Lui sì nella Samp della rinascita s'è abituato a giocare partendo a cavallo della linea bianca. Un po' alla Di Natale, non vi pare? E se esplodesse per davvero, diventando una volta per tutte uomo e fuoriclasse? Non siamo mai stati bravi a resistere alle tentazioni e l'idea di Toni con Cassano a ballargli intorno ci pare proprio la tentazione suprema. Quasi meglio del cioccolato.
E Borriello che ha zero esperienza internazionale, che ha segnato grappoli di gol, sì, ma pochissimi alle squadre che contano: siamo sicuri sia lui l'uomo giusto casomai a Toni venisse il raffreddore? Troppi punti di domanda: buon lavoro, ct.
Portieri: Amelia (Livorno), Buffon (Juventus), De Sanctis (Siviglia);
Difensori: Barzagli (Palermo), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Grosso (Olympique Lyonnais), Materazzi (Inter), Panucci (Roma), Zambrotta (Barcellona);
Centrocampisti: Ambrosini (Milan), Aquilani (Roma), Camoranesi (Juventus), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Perrotta (Roma), Pirlo (Milan);
Attaccanti: Borriello (Genoa), Cassano (Sampdoria); Del Piero (Juventus), Di Natale (Udinese), Quagliarella (Udinese), Toni (Bayern Monaco).