È il 1921. Madrid. La nazionale portoghese si riunisce per la prima volta per disputare una partita di calcio ufficiale. Una sconfitta, per 3-1 , cui faranno seguito sette anni di quasi inattività, fino alla prima ricomparsa in una competizione ufficiale nel 1928, ai giochi olimpici olandesi. Il limbo della nazionale lusitana durerà una quarantina d'anni, senza particolari soddisfazioni sul piano internazionale, poi, l'exploit, nel 1966. Trascinato dall'indiscussa stella, Eusebio, il Portogallo raggiunge il traguardo della semifinale dei mondiali d'Inghilterra, e verrà eliminato proprio dalla squadra ospitante. Ancora una semifinale sarà fatale quasi vent'anni dopo, nel 1984, ai campionati europei. Questa volta , a qualificarsi a spese dei rossoverdi, è la Francia. Poco fortunato ai campionati mondiali, il Portogallo riesce a ben figurare invece sul palcoscenico europeo, arrivando di nuovo ai quarti nel 96, in semifinale nel 2000, fino alla più cocente delusione nel 2004, sconfitto davanti al pubblico di casa, in finale, dalla sorprendente Grecia (1-0). Ma il calcio portoghese cresce fino a sfornare talenti appetiti e ghermiti dai più grandi club del calcio europeo, che seguono con sempre maggior attenzione quella che viene ritenuta una fucina di eccellente livello. Basti pensare a giocatori del calibro di Rui Costa, Luis Figo e all'ultima stella che brilla in Premier League, Cristiano Ronaldo. Ai Mondiali di Germania di due anni fa , la nazionale di Scolari raggiunge la semifinale e viene sconfitta dalla Francia che passa di misura e perde la finale per il terzo posto contro i tedeschi.
La qualificazione a Euro 2008
Il Portogallo si qualifica ai prossimi campionati europei piazzandosi al secondo posto del girone dietro la Polonia, rimediando, nel gruppo A, una sola sconfitta, alla terza gara, proprio contro i polacchi per 2-1. Partenza col freno a mano tirato: 1-1 contro la Finlandia nella gara d'esordio, poi il comodo 3-0 contro l'Azerbaigian. E ancora pareggi: 1-1 in Serbia, 2-2 in casa con la Polonia e 1-1 in trasferta in Armenia.
Felipe Scolari rimedia dopo la gara con i serbi , una squalifica che lo tiene per tre giornate lontano dalla panchina. Nella gara decisiva contro la Finlandia, ad Oporto, il Portogallo centra il pareggio a reti bianche che gli vale la qualificazione alle fasi finali. Nel girone A sfiderà Turchia, Repubblica Ceca e Svizzera.
Il ct Scolari
Anche in Austria e Svizzera la nazionale portoghese sarà accompagnata per mano da Luiz Felipe Scolari, l'uomo che, prima dell'avventura lusitana, ha risollevato le sorti del calcio brasiliano guidando la nazionale verdeoro. Dopo la delusione del 2004, con la sconfitta sul filo di lana del Portogallo, per mano della Grecia, nell'europeo casalingo, oggi Scolari non si nasconde certo dietro a un dito e dichiara apertamente il suo obiettivo: prendersi una rivincita e scalare il tetto d' Europa facendo tesoro anche dell'esperienza dell'ottimo mondiale disputato due estati fa in Germania. Poco significativa la carriera del ct come calciatore, mentre il suo borsino da allenatore vanta sempre quotazioni rilevanti. Come tecnico di club si fa apprezzare in Brasile conquistando sulle panchine di Grêmio FBPA e Palmeiras due Coppe Libertadores a distanza di quattro anni. La sua consacrazione, a dispetto dei pronostici, avviene con il trionfo ai Mondiali nippo-coreani nel 2002, anno in cui fu pesantemente contestato per la mancata convocazione di Romario, e per la stentata qualificazione alle fasi finali.
Il gruppo
Portieri: Quim (Benfica), Ricardo (Betis Siviglia), Rui Patricio (Sporting Lisbona);
Difensori: Bruno Alves (Porto), Bosingwa (Porto), Fernando Meira (Stoccarda), Jorge Ribeiro (Boavista), Pepe (Real Madrid), Miguel (Valencia), Paulo Ferreira (Chelsea), Ricardo Carvalho (Chelsea);
Centrocampisti: Deco (Barcellona), Petit (Benfica), Raul Meireles (Porto), Joao Moutinho (Sporting Lisbona), Miguel Veloso (Sporting Lisbona);
Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Manchester United), Nani (Manchester United), Hugo Almeida (Werder Brema), Helder Postiga (Panathinaikos), Nuno Gomes (Benfica), Ricardo Quaresma (Porto), Simao (Atletico Madrid).
La tattica
Felipe Scolari non è un integralista del modulo fisso. E'un gioco duttile quello previsto dal ct che predilige però, almeno in partenza, un 4-2-3-1 che possa garantire rifornimenti dalle ali per un'unica punta, che di volta in volta verrà individuata tra Nuno Gomes, Hugo Almeida o Ariza Makukula. Un modulo studiato dal tecnico per esaltare al meglio le straordinarie doti tecniche dello straripante Cristiano Ronaldo (8 gol nelle fasi di qualificazione) ma anche di , Simao, Nani e Quaresma . A centrocampo, davanti alla difesa, spingono per un posto in squadra Veloso e Meireles ma dovranno fare i conti con Costinha e con l'interista Maniche. Il trequartista Deco, in caso di pieno recupero, sarebbe intoccabile, ma in subordine è pronto a rispondere all'appello Moutinho .Il punto debole del Portogallo emerso durante la fase preliminare è il ruolo di terzino sinistro che fa da contraltare all'abbondanza di alternative sul lato opposto e nel ruolo di centrali dove Carvalho, Costa, Rocha, Andrade, Alves, Pepe e Meira sono pronti a giocarsi la maglia da titolare. Proprio per far fronte a questo tallone d'achille, Scolari è disposto a rivedere il suo schieramento tornando a un modulo a lui caro, il 3-4-3 che lo consacrò campione del mondo sulla panchina del Brasile di Ronaldo e Ronaldinho.
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