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Spagna

di Lara Vecchio

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La Nazionale spagnola nacque per creare una rappresentativa calcistica in occasione delle Olimpiadi di Anversa, nel 1920. Un esordio già infarcito di nomi storici come Zamora e Pichichi. In Spagna dominava il calcio basco: sugli scudi l'Atletico Bilbao. Eliminata dall'Italia nel suo primo Mondiale, nel 1934, la Spagna , in piena guerra civile, fu costretta a saltare il successivo. Si ripresentò nel 1950, raggiungendo un quarto mai più eguagliato dalle Furie Rosse. 4 mancate qualificazioni, e una serie di eliminazioni al primo turno: questo l'esito dello scarso feeling con le competizioni mondiali. Maggior soddisfazione, invece, nelle competizioni europee, in particolar modo nell'edizione giocata in casa nel 1964, vinta grazie a campioni del calibro di Iribar in porta, Jesús Pereda e Amaro Amancio in attacco, e la regia di Luisito Suarez . Grandi speranze furono riposte nell'organizzazione dei mondiali del 1982 dove il percorso fu interrotto nel girone dei quarti di finale. Seguì un secondo posto agli europei francesi del 1984, che vide trionfare la Francia di Platini , mentre nel 1986, in Messico, la Spagna raccolse consensi ma poca gloria con la sconfitta ai rigori, ai quarti di finale, con il Belgio di Scifo. Grande rivelazione di quel mondiale fu Emilio Butragueño, autore, come Maradona e Careca di cinque reti. Dopo una non troppo esaltante apparizione a Euro'88, la Spagna fu superata negli ottavi di finale da due prodezze dello jugoslavo Stojković. Quattro anni dopo, negli Usa, fu Roberto Baggio a infrangere il sogno iberico, agli ottavi. Sconfitta ai rigori nei quarti di finale a Euro'96 dai padroni di casa inglesi, la Spagna deluse nel 1998 ai Mondiali dove non superò la fase a gironi. Nuova eliminazione per mano della Francia a Euro 2000, mentre al Mondiale del 2002 si piegò, ai quarti, alla Corea del Sud. A Euro 2004 fu inserita per sua sfortuna nel girone con le future finalista Grecia e Portogallo e nel 2006, ai Mondiali in Germania, non riuscì a superare la Francia agli ottavi.

La qualificazione a Euro 2008
Falsa partenza per la squadra di Luis Aragonés che però si è qualificata con un successo per 3-0 sulla Svezia nella penultima gara del girone. Alla clamorosa sconfitta per 3-2 contro l'Irlanda del Nord a Belfast fa seguito un 2-0 contro la Svezia con la squadra ferma a tre punti dopo tre partite nel Gruppo F. La ripresa comincia col pareggio per 1-1 contro l'Islanda a Reykjavik , preludio a una serie di vittorie. Vittoria per 3-1 in Danimarca prima del successo decisivo per 3-0 contro la Svezia.
La certezza del primo posto nel girone arriva dopo il successo per 1-0 contro l'Irlanda del Nord.

Il ct Aragones
Nato nel 1938, Aragonés ha giocato con il Real Betis Balompié, il Real Oviedo e l'RC Recreativo de Huelvaprima di affermarsi all' Atletico Madrid, dove è rimasto per 10 anni a partire dal 1964 . Dopo l'addio al calcio giocato comincia subito la carriera di allenatore ma il suo carattere irascibile gli rende la vita difficile nei rapporti con la squadra. Dopo un breve ritiro dal mondo del calcio nel 1986 per problemi di salute, Aragonés porta l'Atletico alla conquista della Coppa del Re nel 1991/92.
Il suo risultato più gratificante è però la doppietta in campionato e coppa nel 1995/96. Da allora ha allenato FC Barcelona, Siviglia, Valencia, Espanyol, Betis, Oviedo e Mallorca, per poi prendere il posto di Sáez come Ct della Spagna alla fine di Euro 2004. Il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2008, è vincolato al risultato dei prossimi Europei.

Il gruppo
I convocati di Aragones:
Portieri: Casillas (Real Madrid), Reina (Liverpool), Palop (Siviglia).
Difensori: Ramos (Real Madrid), Arbeloa (Liverpool), Puyol (Barcelona), Marchena (Valencia), Albiol (Valencia), Juanito (Real Betis Balompié), Capdevilla (Villarreal), Navarro (Mallorca).
Centrocampisti: Senna (Villarreal), Xabi Alonso (Liverpool), Hernández (Barcelona), Fábregas (Arsenal), Iniesta (Barcelona), De la Red (Getafe), Silva (Valencia), Cazorla (Villarreal).
Attaccanti: Villa (Valencia), Güiza (Mallorca), García (Real Zaragoza), Torres (Liverpool).

La tattica
Iker Casillas difenderà i pali della Spagna per il quarto appuntamento internazionale consecutivo. Aragonés sembra voler optare a destra per Sergio Ramos, puntando sulla sua velocità e propensione al gol. A sinistra, sulla corsia opposta, ci sarà il difensore del Villarreal Capdevila, mentre al centro della difesa verranno schierati Marchena e Puyol. Di fronte a loro David Albelda insieme ai centrocampisti Xavi Hernández e Cesc Fabregas , liberi da compiti di stretto contenimento. Davanti, una o due punte secondo le soluzioni tattiche predisposte di volta in volta. Grande fiducia nelle capacità di inserimento di Andrés Iniesta . Joaquín sarà una valida alternativa sugli esterni. David Villa (7 reti nelle fasi di qualificazione) sarà la prima scelta in attacco. In caso di 4-4-2, al suo fianco ci sarà Fernando Torres.

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