MADRID - Se domenica le "Furie rosse" spagnole batteranno la nazionale di Donadoni, allora il sorpasso della Spagna sull'Italia sarà completo. È questo quello che pensano gli spagnoli, sapientemente indottrinati dal premier Josè Luis Zapatero che un anno fa ha detto che il Pil pro-capite spagnolo ha superato quello italiano e che ora dichiara che la squadra spagnola batterà gli Azzurri per 3 a 2.
La verità è che, comunque vada il duello calcistico di domenica, la Spagna ha ormai raggiunto l'Italia. Non certo come Pil assoluto, perchè l'economia italiana è ancora nettamente più avanti di quella spagnola, ma in termini di ritmo di crescita annuale, di bilancio pubblico, di creazione di posti di lavoro, di infrastrutture, di banche…e di sport. Come a dire che per la Spagna, se un tempo l'Italia era un punto di riferimento, un punto di arrivo, ora se la gioca ad armi pari e guarda a Francia e Germania come prossimi obiettivi per il sorpasso.
Per quanto riguarda la rivalità tra Madrid e Roma, i primi segnali concreti si sono avuti nel 2004 quando Saragozza ha battuto Trieste per l'aggiudicazione dell'Expo 2008. Lì si è capito che l'influenza spagnola nei consessi internazionali era più forte di quella italiana. Che il vento era cambiato.
La crescita economica della Spagna nell'ultima decade (a una media annuale superiore del 3%) ha fatto il resto. Ha permesso di creare un tenore di vita uguale al nostro, ha permesso di finanziare scuole, sanità, previdenza e infrastrutture che noi ce le sognamo: dal treno ad alta velocità, alle autostrade, agli aeorporti, ai porti. Ma ha permesso anche di creare gruppi (bancari, energetici, delle tlc, delle costruzioni) che oggi sono tra i principali nel mondo. Per questo la rivalità è aumentata: gli spagnoli storcono il naso se l'Enel rileva il controllo di Endesa e gli italiani si difendono per chiudere la porta a banche, autostrade e tlc.
Per questo nel motociclismo mettono Pedrosa e Lorenzo contro Rossi, nell'automobilismo Alonso contro le Ferrari, nel ciclismo Valverde e Contador contro Riccò e Di Luca. Senza menzionare Nadal, nel tennis, che fa gara a parte.
Ora la Spagna si sta confrontando con una crisi congiunturale che mette fine al boom economico dell'ultima decade. Un esame importante per valutare qual è il suo grado di reattività e se il Paese è maturo. Certo l'Italia ha superato tante crisi, ma in questo caso non è certo il modello da copiare.
Che vinca dunque il migliore!
