Lezione di calcio, di stile, di sportività. Due gol per spazzare ogni dietrologia e riconciliarci con i buoni sentimenti del pallone. Insomma, tutto ciò che dovrebbe essere la regola , oggi ci sembra uno splendido regalo. Dopo un avvio faticoso l'Olanda delle seconde linee (con nove titolari risparmiati da Van Basten) fa valere il suo patrimonio tecnico e la Romania può solo stare a guardare il suo sogno che si infrange con lo scorrere dei minuti. Fanno sul serio gli ' oranje', è questa la sensazione fin dalle prime battute anche se l'appagamento e la volontà di centellinare le forze, da riservare al prossimo match, a tratti fanno inconsapevolmente capolino. La Romania paradossalmente sembra metterci poca grinta, nonostante per la formazione di Piturca si tratti della partita della vita. I timori della vigilia si diradano quando si scopre che Van Nistelrooy, per fare un esempio, ha un sostituto di tutto rispetto, ed è proprio Huntelaar a dimostrare la sua voglia di fare e le sue qualità firmando il vantaggio olandese nella ripresa. Il primo tempo scorre via con una lentezza esasperante. Nessuno sembra voler premere, si punta al possesso palla, e i rumeni non sono abbastanza sicuri dei propri mezzi per azzardare una manovra che possa scoprirli ed esporli al contropiede. Anzi, attendono che sia l'Olanda a sbilanciarsi, ingolosita dalla prospettiva del filotto. Mutu davanti attende invano i rifornimenti dalle retrovie ma la prima palla buona arriva intorno alla mezz'ora ma finisce fuori dallo specchio. L'Olanda non è certo quella già vista e apprezzata: non solo negli uomini, ma anche nella mentalità: unica incursione da annotare sul taccuino nella prima frazione di gara, una conclusione a lato di Robben, ben servito sul sinistro da Huntelaar davanti al portiere Lobont. Il primo tempo si chiude con un tiro alto di Codrea ma nulla di più. Comincia la ripresa e la Romania prova timidamente a guadagnare qualche metro . L'Olanda, la rimette al suo posto in pochi minuti prima con Van Persie che col suo destro chiama alla respinta in tuffo il portiere Lobont. Sono solo le prove generali finchè Afellay recupera una bella palla colpisce teso. Engelaar rifinisce di tacco e il tocco finale, di piatto, è di Huntelaar. A questo punto i rumeno si giocano il tutto per tutto. Mutu prova a spostarsi qualche metro più avanti ma è l'unico accorgimento imposto dal ct , che resta seduto in panchina, con lo sguardo di chi non sa che pesci pigliare. L'Olanda ne approfitta per prendere fiato e preparare l'affondo finale. Al 42' De Zeuuw pesca perfettamente in area Van Persie che controlla e di sinistro fulmina Lobont sotto la traversa.La Romania si sgonfia definitivamente ed esce di scena senza colpo ferire. L'Olanda attende solo di conoscere il nome del suo prossimo avversario (Svezia o Russia), e spera di non doversi mai pentire di aver fatto fino in fondo il proprio dovere.
