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Germania prima semifinalista: 3 a 2 al Portogallo

di Lara Vecchio

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20 GIUGNO 2008

Il tedesco Bastian Schweinsteiger, autore del primo dei tre gol della Germania, festeggia la qualificazione alle semifinali di Euro 2008 al termine della partita contro il Portogallo (Epa/Srdjan Suki)La partenza in sordina della Germania ci aveva quasi ingannato. Ma ci aveva ingannato soprattutto l'esuberanza del Portogallo che, con la brillante performance nel girone eliminatorio, aveva fatto passare in secondo piano alcuni limiti strutturali (portiere mediocre, difesa modesta, mancanza di una punta di peso) rifugiandosi dietro l'indiscusso talento dei suoi uomini di fantasia. Magagne che sono venute a galla ieri sera, a Basilea, al cospetto dei tedeschi che a questo punto del torneo, dopo aver viaggiato fin qui a fari spenti, sono usciti allo scoperto con tutto il loro potenziale fatto di concretezza e pragmatismo. Finisce 3-2 per la Germania e come spesso accaduto in questo Europeo, ed è una delle ragioni per cui ci stiamo tanto divertendo, a fare la differenza è stato l'uomo che non ti aspetti. Facile scommettere su uomini come Ballack o Podolski , ma ieri sera i riflettori hanno illuminato a giorno la fascia destra, terra di conquista di un maiuscolo Bastian Schweinsteiger, autore di un gol e di due assist . Un quarto d'ora di studio con un Portogallo che si preoccupa più di ingabbiare il gioco avversario, con un uomo, Petit, deputato a marcare stretto Ballack, considerato il nemico pubblico numero uno. Il primo spauracchio è rossoverde con una conclusione di Simao ma i tedeschi crescono a vista e Schweinsteiger che scalda i motori . E'il minuto numero 20 quando gli uomini di Scolari buttano al vento un gol già fatto con Moutinho, servito da Bosingwa, che si mangia le mani dopo aver graziato Lehmann. E'l'inizio della fine: la Germania risponde con una splendida azione corale: Ballak serve Podolski, che si invola sulla fascia e mette al centro in spaccata irrompe Schweinsteiger che batte Ricardo. Sulle ali dell'entusiasmo il biondo centrocampista si ripropone come protagonista quattro minuti dopo su calcio piazzato: Klose, indisturbato, riceve a centro area dove la distratta difesa portoghese si muove al rallentatore e di testa pesca il raddoppio. Il Portogallo barcolla ma la sensazione, nei minuti finali del primo tempo, è che tutto possa ancora succedere. Non potrebbe essere altrimenti visto che il candidato al Pallone d'oro, in ombra fino a quel momento, sembra finalmente scosso dal torpore, avanza di qualche metro, e si produce in un paio di incursioni pericolose. La fortuna non lo assiste ma il Portogallo riesce a riaprire la partita con Simao che lancia Cristiano Ronaldo che, a sua volta, mette al centro per l'accorrente Nuno Gomes che in mezza girata insacca, complice una deviazione. Ripresa apertissima ma ancora una volta il Portogallo spreca, questa volta con Pepe , e la punizione divina è la stessa del primo tempo. Di nuovo un calcio piazzato, di nuovo Schweinsteiger sulla palla e sulla stessa zolla del 2-0. Questa volta c'è anche lo zampino dell'arbitro che sul colpo di testa vincente di Ballak ignora la spinta dell'attaccante su Ferreira e convalida un gol da annullare. Scolari, sconsolato, gioca la carta Nani mentre la Germania si copre per difendere il rassicurante vantaggio. Proprio Nani si libera con uno scatto e serve al centro per l'altro neo entrato Postiga, che a 4' dal fischio finale riaccende le speranze segnando il 3-2. Ti aspetti un assalto finale ma la Germania gestisce gli ultimi minuti senza farsi prendere dal panico, altro segno di grande maturità e sicurezza nei propri mezzi. Una gara carica di emozioni anche per i due tecnici. Il brasiliano per i sentimenti che accompagnano un addio, il tedesco per non aver potuto abbracciare i suoi a caldo, costretto in tribuna dallo stop per squalifica. Per il Portogallo finisce l'ennesima avventura incompiuta, per Scolari ne comincia una ancor più stimolante su una delle panchine europee più ambite: quella del Chelsea.

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