Sarà perchè anche una vittoria contro la Francia non basta automaticamente a garantire la nostra qualificazione, ma in questi giorni, attorno alla nostra Nazionale impegnata agli Europei si respira una strana aria. E non tanto per le ammissioni di Daniele De Rossi, che conferma - ma lo sapevano tutti - che quando non si vince qualche piccola crepa si apre nella squadra e qualche recriminazione inevitabilmente si fa strada. In queste ore ci fa più paura il possibile «biscotto» tra Olanda e Romania - che butterebbe fuori d'un colpo campioni e vicecampioni del mondo - che la sfida contro la Francia. Per non pensare a un'impresa incredibile, vittoria contro la Francia ed ennesima vittoria dell'Olanda contro i rumeni, gli occhi sono tutti puntati sulla gara degli Arancioni. Ma sarà bene pensare subito ai Galletti di Domenech, che, anche se appannati come noi, non sono certo l'ultima formazione calcistica del pianeta. Siamo arrivati alla disperata a giocarcela all'ultima partita, confidando nella magnanimità e nella correttezza degli Oranje di Van Basten: ma prima dobbiamo fare una grande partita con la Francia, che - non dimentichiamolo - non sente la gara meno degli Azzurri. Van Basten e i giocatori olandesi assicurano: loro vogliono vincere sempre, non faranno sconti ai rumeni, si impegneranno al massimo. Ora, sulla correttezza del ct oranje nessuno dubita. Van Basten però lascerà spazio, ovviamente, alle cosiddette riserve (se così si può dire) per dare respiro ai titolari in vista dei quarti di finale. Certo, però, che le motivazioni di chi scenderà in campo saranno diverse: i rumeni hanno la concreta possibilità di passare il turno, gli olandesi - che hanno già impartito lezioni di calcio a Italia e Francia - non hanno nulla da perdere. Staremo a vedere, ma certo saranno 90' di passione.
Gli Azzurri alle 18 sosterranno la seduta di rifinitura allo stadio Letzigrund di Zurigo, aperta alla stampa soltanto per i primi 15 minuti. Donadoni nasconderà alla Francia gli ultimi schemi, anche se, dagli ultimi allenamenti delle indicazioni si possono trarre, dato che il ct, caso più unico che raro, ha schierato più volte la stessa formazione. Dovrebbe essere presentata la stessa difesa della gara contro la Romania (se Panucci sarà al cento per cento, altrimenti entrerà Barzagli al suo posto); il centrocampo a tre comprenderà De Rossi, e contemplerà proabilmente il rientro in campo di Gattuso e Ambrosini (Pirlo, apparso affaticato, potrebbe accomodarsi in panchina). Intoccabile Toni in attacco, sarà affiancato probabilmente da Cassano fin dal primo minuto, cui potrebbe aggiungersi nuovamente Di Natale (tornerà in panchina, invece, Alessandro Del Piero, che non ha convinto contro la Romania).
Una Nazionale che cambia faccia continuamente, quindi. Potrebbe essere un tentativo dell'allenatore di cambiare gli 11 sulla base delle squadre da affrontare. Potrebbe anche essere indice di una confusione e di una incapacità nel fare delle scelte e nel mettere in campo la migliore squadra possibile. Il dubbio, forte per la verità, è che sia valida la seconda ipotesi. Ma aspettiamo domani sera per ricrederci.
