Vedere le partite degli Europei di calcio in alta definizione in formato 16:9 non è gratis ma avrà un dazio da pagare, pari a 180 euro. Ma non è l'entità della spesa necessaria a comprare il ricevitore per il digitale terrestre (che in realtà costa, listini scontati alla mano, 159 euro) a dover preoccupare i consumatori, bensì il fatto che quei soldi rischiano di rivelarsi un investimento inutile. L'allarme è stato diffuso oggi con un comunicato da Altroconsumo, proprio alla vigilia del fischio d'inizio degli Europei di calcio di Svizzera e Austria. Perché l'associazione è scesa sul piede di guerra, ribadendo il grido di denuncia già espresso due settimane addietro da Adiconsum, è presto detto e parte da un presupposto: il servizio è una sperimentazione voluta dalla Rai del protocollo di trasmissione Mux B, protocollo che non è ancora condiviso da tutte le emittenti televisive. Se lo standard che verrà scelto come tale dai broadcaster per il lancio definitivo della Tv digitale non sarà questo, il decoder acquistato per l'evento sarà inutilizzabile. È questa è solo la punta dell'iceberg. Le dirette delle partite di Euro 2008 sui canali in chiaro del digitale terrestre (la Rai ha acquistato in esclusiva per 105 milioni di euro i diritti televisivi della manifestazione per trasmetterla su tutte le piattaforme digitali) si possono vedere solo con televisori Hd ready, con uno specifico decoder Hd (il modello TS 6510 di TeleSystem) e unicamente a Roma, Milano, Torino, in Valle d'Aosta e in Sardegna (le due regioni che hanno avviato il processo di passaggio dalla tecnologia di trasmissione radioTv analogica a quella via digitale terrestre). La Nazionale impegnata a difendere il titolo mondiale, quindi, non sarà per tutti in alta definizione e per limiti (tecnici) oggettivi: oggi nella case italiane i televisori compatibili con l'alta definizione (Hd ready o Full Hd) sono meno di quattro milioni, la copertura del segnale digitale in alta definizione è tutta da verificare (si può farlo virtualmente sul sito www.rayway.rai.it) e l'unico decoder compatibile (il sito di Mediaworld lo dà come non disponibile ma non specifica le limitazioni) è oltretutto di tipo "zapper" e quindi impedisce l'utilizzo dei nuovi servizi multimediali,in tecnologia MhP e dei canali a pagamento (quelli offerti oggi da Mediaset Premium e La7 CartaPiù per intenderci). I responsabili Rai, a più riprese, hanno enfatizzato l'importanza strategica dell'iniziativa, volta a portare progressivamente l'alta definizione anche nella tv gratuita, raggiungendo l'obiettivo della totale copertura entro il 2009- 2010. Le associazioni dei consumatori, per contro, denunciano una serie di vizi occulti presenti in questa campagna e invitano da una parte gli utenti a muoversi con cautela negli acquisti del decoder (sul sito www.altroconsumo.it verranno resi noti i risultati del test tecnico sulle partite di sabato e domenica 7 e 8 giugno col dispositivo Telesystem) e dall'altra chiedono alle autorità competenti di intervenire con urgenza. Per permettere la trasmissione degli Europei in formato Hd su tutte le piattaforme (satellite e IpTv) che già permettono la ricezione del segnale in alta definizione con il decoder già presente in casa. E stoppare sul nascere una circolo vizioso di contrattempi e disinformazione che rischia di penalizzare milioni di consumatori tifosi.