Succede praticamente ogni due anni, in coincidenza dei Campionati Mondiali ed Europei di calcio e delle Olimpiadi. Succede che gli appassionati di sport crescono per numero e che questa crescente passione coincida sempre di più con la disponibilità estesa di media e dispositivi digitali. Basta pensare a come sono cambiate le nostre personali abitudini nel vivere queste esperienze per rendersene conto e in ogni caso vi sono delle indagini di mercato che lo confermano.
Un recente sondaggio effettuato da Tns per conto di Lg Electronics (in concomitanza del lancio del nuovo Tv al plasma PG6000) ha rilevato per esempio come il mettersi davanti al televisore per guardare lo sport non è più un'attività esclusivamente maschile. L'84% del campione di oltre 12.000 donne europee intervistate ha infatti dichiarato di assistere a partite ed eventi sportivi stando comodamente sedute sul divano di casa, il 56% lo fa per soddisfare un piacere personale e solo una su quattro accetta di sintonizzare la tv sulle partite al solo scopo di compiacere il partner. Le sportive più accanite, in questa particolare classifica di gradimento, vivono in Germania, dove ben il 67% della popolazione femminile ha dichiarato di amare questo tipo d'attività. A seguire le svedesi (64%) e le norvegesi (63%) mentre le donne francesi e inglesi sono quelle che più delle altre si divertono a guardare una partita o un qualsiasi evento sportivo in compagnia del loro partner (31%). Passione, comodità o effetto delle nuove tecnologie visive, sta di fatto che gli eventi sportivi saranno seguiti da un numero sempre crescente di persone. Anche del gentil sesso.
Uno studio condotto dalla European Interactive Advertising Association (Eiaa), invece, afferma il concetto secondo cui i media digitali (Web in testa) stanno velocemente diventando la scelta d'elezione per tutti gli appassionati di sport. La convergenza tra tv, internet e telefonia mobile trova quindi nelle grandi competizioni sportive un fertile terreno di applicazione e lo dice il dato che segue: rispetto alla media dei consumatori europei, gli sportivi sono doppiamente coinvolti dalla contemporanea fruizione di televisione e Web (32% contro 16%) e analogamente guardano video direttamente dal proprio cellulare in misura doppia rispetto alla media rappresentata da tutti gli utenti di telefonini (12% contro 6%). Il rapporto mette inoltre in evidenza il forte impatto dello sport nel consumo dei media e cita a titolo di esempio il fatto che oltre un terzo (36%) di tutti gli internauti europei visita regolarmente siti e portali sportivi, dedicandovi più di 13 ore a settimana (un dato superiore del 10% a quello della media europea e in aumento del 27% rispetto al 2004).
Nell'intero anno 2007, per dare una dimensione del fenomeno, una media di 76 milioni di europei ha visitato ogni mese siti dedicati allo sport, con un picco di utilizzo in concomitanza di grandi eventi. Allorché, come quest'anno, il calendario presenta appuntamenti clou come gli Europei di calcio e le Olimpiadi ecco che il mutamento mediatico si fa più marcato. Tifosi e semplici appassionati si mettono cioè in pista per dotarsi di strumenti e tecnologie per vedere partite o gare preferite e questa "vitalità" è ovviamente una grande occasione di visibilità (e di business) per i produttori di Tv e device digitali, per le emittenti televisive e i siti Internet di settore e generalisti. Lo sport come elemento catalizzatore di un'immensa audience di pubblico: anche questa è una delle (tante) facce dell'era digitale.
