Tutto il mondo è paese e guarda caso tocca all'Italia dare al mondo ancora una volta un'immagine del calcio che non è certo la più edificante. La tentazione di fare qualche calcolo è più forte del fascino dello spirito olimpico. Tant'è. D'altra parte non è certo l'Italia a doversi strappare i capelli per strafare. Agli azzurrini, contro il Camerun, basta un pareggio per avere la garanzia di evitare il Brasile nel prossimo incontro. Gli azzurri possono gestire, e lo fanno. Restano in superiorità numerica, e tutto è più facile. Viviano al quarto d'ora fa l'unica cosa che gli viene richiesta e disinnesca un calcio di rigore, unico brivido di una partita che non ha nulla da aggiungere all'andamento del torneo. C'è, più che altro, da stare attenti alle caviglie per non compromettere il prosieguo della manifestazione perche' il Camerun non va molto per il sottile. Dopo il rigore sbagliato da Chedjou il Camerun resta in dieci per un brutto fallo di Mandjeck su Noverino. Da questo momento in poi la partita prende il binario che più conviene a tutti e i fischi del pubblico accompagnano tutto il secondo tempo di un match che non regala più spunti di emozione, ma solo una noiosa serie di palleggi innocui. Le prime battute della partita mostrano il buono stato di forma di Acquafresca che viene subito lanciato in profondità da Giovinco. È Bikley però a sbrogliare la matassa e Acquafresca finisce spesso in fuorigioco. Prova a rendersi pericoloso il Camerun e lo fa con Chedjou ma sul suo tiro cross fa buona guardia Bocchetti.
Al 7' il primo guizzo di Giovinco che tanto piace al pubblico cinese. Sinistro dal limite dell'area, blocca a terra il portiere camerunense. La "formica atomica" prova a dialogare con i compagni di ma Tignyemb esce con puntualità. Prima dell'episodio chiave della gara da segnalare una doppia conclusione di Song : entrambe vengono neutralizzate senza affanni. Il direttore di gara al quarto d'ora vede un fallo di mano di Bocchetti in area e concede il penalty che potrebbe cambiare volto alla partita.
Tiro debole di Chedjou alla destra di Viviano che con i pugni respinge.
L'Italia va al risparmio e non riesce a rendersi particolarmente pericolosa neppure con un uomo in piu' (Mandjeck espulso al 32') . Due spunti di cronaca, debolucci peraltro, nella ripresa ma ne' Chedjou ne' Cigarini fanno abbastanza per far sussultare un pubblico annoiato e deluso da uno spettacolo indegno di un'Olimpiade.
Tra tre giorni l'Italia sarà d scena a Pechino per i quarti di finale. Casiraghi conoscerà l'avversaria dei suoi solo stasera.