PECHINO - È già diventato un must per i cinesi. Nella libreria più centrale di Pechino, il mega bookstore della catena Xinuha, la Wangfujing, la fila arriva sino a fuori. Niente di paragonabile a quelle che i pechinesi hanno fatto per l'ultima edizione di Harry Potter, ma il Dvd sulla cerimonia di apertura delle Olimpiadi sta già spopolando. Come fosse un classico del cinema da riguardarsi nelle serate piovose per provare di nuovo l'emozione di quella passeggiata nel cielo di Li Ning fino alla fiaccola. La propaganda governativa- e il merchandising - che ha investito tutto su quell'opening di Beijing 2008 continua a funzionare anche oltre le otto dell'otto agosto per un prezzo tutto sommato accessibile pure per chi vive qui: 50 yuan (5 euro). A girare tra questi scaffali all'ingresso della Xinuha si vede che i Giochi sono anche un business editoriale.
E non è solo nei bookstore più commerciali che l'evento olimpico vende copie. Alla Sanlian, una delle librerie più antiche della città, nata negli anni '30 come casa editrice. Ci accoglie Guo che lavora tra i libri da 10 anni e, senza la diffidenza che normalmente accompagna chiunque qui sia oggetto di domande e curiosità, ci guida attraverso i tre piani fitti di volumi. «Questo è un buon punto di osservazione. In questi anni ho visto cambia-re le curiosità, gli interessi, i bisogni culturali dei pechinesi. La novità è stata innanzitutto la nascita di una nuova classe sociale, quella media, che ha portato più consumi. Prima un libro era un acquisto d'élite, quasi un lusso, ora venire qui non è come l'ingresso a un club esclusivo».
Accovacciati nei corridoi che separano gli scaffali, seduti sulle scale che dividono il primo dal secondo piano, ovunque per terra si trovi uno spazio libero, c'è qualcuno che sta leggendo come fosse una biblioteca comunale. In alcuni reparti, per camminare è necessario uno slalom tra i corpi tanto è affollato il pavimento di gambe incrociate e teste immerse tra le pagine. «Sono soprattutto due i nuovi filoni editoriali che riflettono questi ultimi anni frenetici: il boom dei manuali su come diventare uomini di successo e la letteratura online. Quello che posso vedere attraverso il filtro dei best sellers è che il cambiamento più veloce l'hanno avuto i trentenni o quarantenni e gli adolescenti». I titoli danno bene l'idea di quali siano le nuove ansie del sapere:
La competizione al tuo fianco
(autore, Guo Yajun), Prima diventare amici poi fare business; La teoria della competizione e le sue tattiche (di Shi Zhi);
Il prossimo ricco sei tu; I 10 più famosi venture capitalists del mondo; Muoversi a Wall Street.
Ma anche senza inseguire l'imperativo del "be successfull",
questi testi aiutano più semplicemente a entrare nel meccanismo del progresso di carriera, della scalata in azienda che è qualcosa che i trentenni non hanno potuto imparare né dai genitori né dalla scuola.
«Vendiamo molti testi di economia perché quest'anno si celebrano i 30 anni dalla politica delle porte aperte di Deng Xiao Ping», racconta Guo che spiega come questo anniversario abbia spinto le case editrici a pubblicare molti testi sul capitalismo e la globalizzazione. Si trovano pubblicazioni più tagliate sullo sviluppo cinese come pure i best sellers famosi ovunque: tra i più gettonati c'è Chi ha spostato il mio formaggio?.
«Con il cambiamento dei gusti questo posto è cambiato anche fisicamente, negli spazi. Abbiamo dovuto creare uno dipartimento nuovo per inserire la sezione letteratura online che va di moda tra gli adolescenti. In pratica vengono pubblicati su carta i diari dei blogger più famosi ». Inutile chiedere i nomi degli autori: sono tutti pseudonimi inventati da ragazzi di cui si conosce solo l'età,più o meno hanno dai sedici ai ventitré anni.Alla Xinhua come alla Sanlian ci sono file di scaffali marcati novels online.
«Sono confessioni private: raccontano i rapporti con i genitori, le storie d'amore e di sesso, le delusioni e la solitudine. Il fatto è che i cinesi hanno molto pudore a raccontarsi, a mostrare emozioni, hanno paura di essere ridicoli, di essere derisi. Così Internet diventa il luogo giusto per sfogarsi. Anche perché qui sono quasi tutti figli unici, non vivono l'esperienza affettiva di avere un fratello o una sorella», racconta Guo mostrandoci i racconti dei blogger di culto, Han Han e Gui Chui Deng.
La rincorsa a Internet è appena cominciata. Il consumo di libri online cresce ogni anno: dal 2007 ai primi mesi di quest'anno, secondo una ricerca fatta su 56 città cinesi,sono stati venduti l' 8,7% di testi in più. Il mercato è in mano a due colossi che si contendono l'80% della torta: sono DanDan.com e Amazon che recentemente ha acquisito la Joyo assicurandosi una grande fetta di mercato. Chiedere della censura anche su Internet è inutile: la domanda viene respinta al mittente come troppo delicata.
«Ma col tempo, anche da questa libreria, abbiamo visto le progressive aperture del Governo all'esterno. Così sono entrati sul mercato e nel gusto dei cinesi gli autori occidentali », spiega Guo che non nega come i testi più introvabili siano sulla cultura tibetana al di fuori delle pubblicazioni autorizzate. Siamo accanto ai libri più venduti nella sezione internazionale: c'è Doris Lessing, Orhan Pamuk, Gabriel Garcia Marquez. E Marco Aurelio. Il libro dei pensieri dell'imperatore- filosofo romano è tra i più venduti attualmente, anche perché è promosso con una manchette che riporta una frase di Wen Jiabao: «Questo libro è sempre accanto a me, l'ho letto 100 volte e continuo a leggerlo».
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