DOSSIER

 
 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER
Pechino giorno dopo giorno
I campioni più attesi
La storia
Le cerimonie di apertura dei Giochi
Lanterne rosse / di Dario Ricci
 

Blanka Vlasic, la molla danzante di Spalato

di Dario Ricci

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
il centrometista iamaicano Usain Bolt/afp

Non rivederla danzare sulla pista d'atletica dello stadio olimpico di Pechino sarebbe una delle sorprese più clamorose dei Giochi. Sì, perché Blanka Vlasic, 24enne croata di Spalato, saltatrice in alto di professione, è solita festeggiare le vittorie più belle danzando a ritmo di rap sulla pista, appena finito di rimbalzare sul materassino, dopo essersi accertata con un rapido sguardo dei suoi occhi verdi trasparenti e profondi che l'asticella si è ancora una volta inchinata ai suoi voleri, rimandendo fissa al suo posto e garantendole così l'ennesimo successo. Provate a cercarlo, su Youtube, il video della "Vlasic dance": tanto per cominciare a farci l'occhio e prendere confidenza con lo show che – salvo imprevisti – andrà in scena sulla pedana di Pechino...

Fisico all'altezza – Se qualcuno l'ha soprannominata – in maniera, ammettiamolo, poco elegante, ma decisamente efficace - "Coscialunga" un motivo dovrà pur esserci... Il fatto è che dei 193 centimetri d'altezza di Blanka Vlasic, ben 108 sono dedicati alle gambe, sinuose ed eleganti, che si trasformano in molle formidabili qunado si tratta di volare al di sopra dell'asticella. Un motore perfetto messo a punto grazie all'aiuto del papà Josko (che ancora oggi detiene il primato croato nel decathlon), che cura la preparazione fisica, e dall'ex saltatore Bojan Marinovic, che lavora sull'aspetto tecnico. Al papà Josko va anche un'altra responsabilità: quella del.... nome della figlia! Anzi. Josko avrebbe voluto chiamarla Casablanca, dalla città dove trionfò in un'edizione dei Giochi del Mediterraneo ma l'opposizione della nonna fu decisiva e allora "Blanka" sembrò a tutti il compromesso più ragionevole...

Due centimetri – Tanto separa la Vlasic da uno dei record del mondo più longevi – e tutt'ora imbattuto, appunto - della storia dell'atletica: quello del salto in alto femminile, stabilito dalla leggendaria Stefka Kostadinova il 30 agosto 1987 duranti i campionati del mondo all'Olimpico di Roma, quando la campionessa bulgara vinse il titolo superando l'asticella posta a quota 2 metri e 9 centimetri. Quota che Blanka ha ormai provato a varcare almeno una ventina di volte, venendo sempre respinta. Ma i numeri e le vittorie ne fanno la più seria candidata a succedere alla Kostadinova nel libro dei record: Blanka ha un personale di 2 metri e 07, è campionessa del mondo in carica all'aperto (a Osaka2007 arrivò davanti proprio alla nostra Antonietta Di Martino) e al coperto (titolo conquistato a Valencia quest'anno). È stata anche iridata juniores nel 2000 e nel 2002. Pechino è l'ultimo passo da fare per entrare definitivamente tra i miti sportivi croati, all'altezza di leggende come il tennista Ivanisevic e la sciatrice Janica Kostelic.

Famiglia di sportivi – In casa Vlasic lo sport è passione comune, che non ha contagiato solo papà Josko e Blanka. Mamma Venere è stata sciatrice di fondo e ha conosciuto Josko proprio quando venne a Spalato per frequentare il collegio sportivo. Dei tre fratelli di Blanka, il 20enne Marjan sembra indirizzato alla carriera di decathleta, dopo non essere riuscito a sfondare nel basket nelle high school americane. Ma la grande promessa è il piccolo Nicolas, 10 anni, fenomeno del calcio che è già sotto contratto con la Stella Rossa Zagabria, e che già ora aggiunge ai tre allenamenti settimanali sedute quotidiane nella palestra di famiglia. L'unico a essere immune da passioni sportive sembra essere Lucas, 14 anni, che alle scarpe da ginnastica preferisce (per ora) i libri e gli studi.

Cuore croato – Gira tutto il mondo in caccia di primati, successi e medaglie. Ma è difficile immaginare Blanka Vlasic lontano dalla "sua" Spalato. Lei vive con il suo fidanzato in un appartamento vicino alla spiaggia di Balvice, e si allena nella palestra realizzata dal papà in un centro commerciale cittadino, al quarto piano di un edificio che in passato era una fabbrica. Il resto della famiglia vive ancora in una casa popolare in Ulica Skodinska. Insomma, nessuna città al mondo è paragonabile a Spalato nel cuore di Blanka. Figurarsi poi Zagabria, col suo traffico e l'impossibilità di vivere in maniera discreta la popolarità, causa assedio permanente dei fan....

Sogno d'oro – A Sidney2000 Blanka era appena una ragazzina di 16 anni; ad Atene 2004 era malata; quelle cinesi saranno quindi le sue prime, vere, Olimpiadi. E lei ha già in testa il modo in cui festeggiare un'eventuale medaglia d'oro:«Un sogno l'avrei: una gara di salto in alto a Spalato, in piazza Procuarativa, fra le rovine di Diocleziano e le rovine veneziane. È una piazza che guarda il mare, e noi atleti salteremo verso il cielo: in pochi metri ci sarebbero tutta l'essenza e la natura della mia gente», ha dichiarato. E intorno, sicuro, ci sarebbe un intero popolo pronto ad applaudirla e portarla in trionfo, ballando al ritmo della "Vlasic dance".

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-