SPORT

 
 
 
 
HOME DEL DOSSIER
Ordine d'arrivo
Classifica generale
Cronaca
Schede tecniche
Multimedia
Approfondimenti

I campioni, lo spettacolo, la leggenda: in mostra 100 anni di Giro d'Italia

di Massimo Donaddio

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
17 APRILE 2009

FIDENZA - «Molte volte ci si è chiesto come il ciclismo possa sopravvivere alle suggestioni della modernità, alla frenesia della vita, al mito della motorizzazione totale, anche dell'esistenza. Il segreto sta nella grande metafora: la bicicletta e la vita, la fatica del pedalare e quella dell'esistenza. Il ciclismo è una recita di verità. Il Giro d'Italia è l'espressione unificante di questo fenomeno». Così l'indimenticato Candido Cannavò si poneva di fronte alla Corsa Rosa, simbolo del ciclismo italiano e figura delle sue gioie e dei suoi dolori. E, pur se questo sport bello e tremendo ha attraversato momenti difficili, che ne hanno messo in dubbio a volte la credibilità, l'avventura del Giro compie cento anni di vita: è passato proprio un secolo, infatti, da quando un gruppo di 127 atleti prese il via da piazzale Loreto, a Milano, nella notte del 13 maggio 1909. L'Italia è completamente cambiata, è cambiato il mondo, così come gli stili di vita e i modelli di riferimento: eppure il Giro c'è ancora, fedele alla sua dose di fascino e di magia sportiva, percorso all'interno di un Paese e dei suoi mille risvolti, felici e problematici.

La mostra sul Giro organizzata da Rcs e Gazzetta dello Sport, ospitata all'outlet Fidenza Village, racconta la storia della Corsa Rosa attraverso trentadue grandi pannelli fotografici che ripercorrono le prime avventurose edizioni, i campioni che hanno fatto epoca, gli spettacolari scenari attraversati dal tracciato, gli episodi più importanti o curiosi di un secolo di storia.

Si parte con le origini, con i pionieri di uno sport che, anche nelle foto in bianco e nero, conserva tutto il suo concentrato di emozioni: strade buie, sterrate, a tratti infestate da briganti, bici pesantissime e senza cambio, con i tubolari al collo in caso di foratura. Professionisti e dilettanti insieme; addirittura, in alcuni casi, senza posto dove dormire e cenare la sera. Il primo Giro, organizzato sul modello del Tour de France dal mitico direttore della "rosea" Eugenio Camillo Costamagna, lo vince l'ex muratore Luigi Ganna da Induno Olona, portandosi a casa un premio di oltre cinquemila lire.

L'epoca dei campioni ha inizio con Costante Girardengo, "l'omino di Novi", insidiato nella fase finale della carriera dal mostruoso Alfredo Binda (cui offrirono addirittura dei soldi per non partecipare al Giro). A cavallo della seconda guerra mondiale la storia della corsa è quella della rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali, cui seguiranno, negli anni, le competizioni tra Gimondi e Merckx, tra Moser e Saronni, Bugno e Chiappucci, fino ad arrivare allo strepitoso 2008 del giovane fenomeno spagnolo Alberto Contador. Ma non vanno assolutamente dimenticati anche i grandi specialisti, della montagna o della velocità, che hanno calcato le strade del Giro: da Gaul a Bahamontes, da Pantani a Cipollini, da McEwen a Petacchi. E poi i cronomen come Anquetil e Indurain (dominatori della Corsa Rosa per diversi anni).

Quante immagini di fatica, quanti scatti in piedi sui pedali, quanto sudore, quali paesaggi, quali cime montuose. Dal Bondone al Gavia, dal Sestiere al Pordoi, dallo Zoncolan al Mortirolo, quanti nomi risuonano con potenza nella mente degli appassionati, fino allo Stelvio, la "cima Coppi" per eccellenza.

Dalle montagne alle città, dai piccoli borghi alle soleggiate strade costiere, moltissime le parti d'Italia toccate dal Giro nella sua storia. Forse, anzi, non c'è quasi luogo dove i protagonisti della Corsa Rosa non siano passati con le loro ruote: da piazza San Marco a Venezia al Vaticano, da Ponte Vecchio a Firenze all'Arena di Verona, passando per gli sconfinamenti in Francia e Svizzera, e senza dimenticare Olanda, Belgio, Lussemburgo e Germania (nel 2002, per onorare la nascita dell'Euro) o Marcinelle nel 2006, un doveroso omaggio alle vittime - in gran parte italiane - del disastro in miniera di 50 anni prima.

La mostra legata al Giro sosterà a Fidenza Village sino al 5 maggio, dopodiché comincerà il suo viaggio in Italia, che la porterà dapprima a Milano (Università Bocconi, dal 6 al 20 maggio), poi a Roma (Galleria Alberto Sordi, via del Corso, dal 22 al 31 maggio). Contemporaneamente si snoderà per le strade d'Italia il Giro del Centenario: un nuovo pezzo di storia del ciclismo italiano, tutto da vivere e da raccontare.

17 APRILE 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-