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Tom e Guo: il bambino d'oro e la Divina

di Dario Ricci

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21 luglio 2009


Non ce ne vorrà Tania Cagnotto, diventata ormai "core de Roma", lei calata da Bolzano per regalare il primo sorriso alla spedizione azzurra, trasformando la maledizione di legno in una giravolta tutta di bronzo (e per Tania fanno tre, consecutivi, sempre ai Mondiali; bel primato, dopo essere diventata a Montreal2005 la prima donna medagliata nella storia dei tuffi azzurri, sulle orme di papà Giorgio, cittì azzurro). Ma Roma, si sa, è città fatta per regine e imperatori. E allora la Città Eterna sembra averne eletto almeno due, entrambi che dominano sul loro regno acquatico tuffandosi a testa in giù nella piscina del Foro Italico.

Guo JingJing (nella foto) precede proprio Tania e la canadese Heymans dal trampolino: per la cinese, a 28 anni, è il quinto titolo mondiale consecutivo, in una bacheca che conta altri 4 titoli nel sincro dal trampolino, e 4 ori olimpici. Per la "Divina" (come viene chiamata nel circus, per la sua eleganza e il suo incedere aristocratico) Roma è una tappa di passaggio che porta dritta verso la leggenda. A Pechino e dintorni, del resto, mito vivente lo è già, malgrado il suo amore per il ricco nipote di un Tycoon di Hong Kong e le insistenti voci su un suo prossimo ritiro (da più parti, anche alla vigilia di Pechino, si era parlato di problemi alle retine degli occhi che l'avrebbero costretta presto al passo d'addio; e anche al Foro Italico era data per influenzata e febbricitante:a vederne i tuffi, ipotesi che ci sentiamo di escludere…). Eppoi, se l'obiettivo a cinque cerchi si chiama Londra 2012, i prossimi Mondiali si disputeranno nel 2011 a Shangai. E potete voi immaginarvi una regina che abbandoni i suoi adoranti sudditi prima della festa più attesa?

Chi, per quel tempo, davvero avrà qualche problema in più con i cinesi sarà Tom Daley, che proprio agli asiatici ha strappato il titolo forse più prestigioso dei tuffi, quello dalla piattaforma dai 10 metri. Ma l'idea di affrontarli in casa loro, i suoi avversari più pericolosi, davvero non spaventa Tom, perché a Shangai 2011 sarà ancora ai primi passi della sua carriera di atleta, visto che avrà appena18 anni!! Si, perché a Roma Tom è diventato campione del mondo alla tenera età di 15 anni e una manciata di mesi (è nato a Plymouth il 21 maggio 1994). E dire che dopo 4 tuffi Daley era solo quarto, staccato di 18.20 punti dal cinese Qiu, di 17.30 dal campione olimpico, l'australiano Mitcham e di 11.15 punti dall'altro cinese Zhou Luxin. Mai due cinesi e Mitcham,. E Daley, nei due tuffi finali, il triplo e mezzo indietro raggruppato e il triplo e mezzo rovesciato raggruppato, è stato grande, raccogliendo otto 10. Alla fine Tom ha vinto con 539.85 punti, davanti a Qiu Bo, e Zhou Luxin, 530.55, con Mitcham fuori dal podio

Emozione non nuova, del resto, per Tom, quella di ritrovarsi su un podio sul gradino più alto, davanti a tutti, visto A 10 anni era già campione britannico dalla piattaforma. A 14, agli Europei di Eindhoven, è diventato campione d'Europa sempre dalla piattaforma. Adesso l'oro iridato, da dedicare al papà che lotta contro un cancro al cervello e da sventolare in faccia a quei bulli che qualche mese fa gli hanno fatto cambiare scuola.
Vai avanti senza paura, Tom. Perché il futuro è tuo. Ed è già oggi

21 luglio 2009
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