Ha chiuso gli 800 stile libero in terza posizione. Alessia Filippi, una delle due "divine" italiane insieme a Federica Pelligrini, non è riusciuta a fare l'impresa: portarsi a casa un'altra medaglia d'oro, dopo quella nei 1500 stile libero, e fare doppietta. Per Alessia quindi è bronzo dopo una gara comunque incredibile che ha visto la ventiduenne romana protagonista di una progressione magnifica. Parte in sordina, lasciando alle inglesi un notevole vantaggio. Ma Alessia ha ancora davanti ottocento metri, ben sedici vasche, in cui può ancora succedere di tutto. Si tiene ai piedi delle inglesi, ma quanto basta per andare a "prendersele". Poi arriva l'accelerazione: tra i 300 e i 700 metri Alessia mette il turbo. Poi l'ultima vasca, dove manca quel cambio di ritmo che le avrebbe permesso di primeggiare. In testa al passaggio dei 750 metri, cede prima al ritorno della Friis, e poi alla rimonta della britannica Joanne Jackson. Alessia ha toccato per terza il bordo piscina in 8'17"21. La medaglia d'argento va alla britannica Joanne Jackson (8'16"66). Prima la danese Lotte Friis con il nuovo record dei campionati di 8'15"92, a quasi 2" dal record del mondo di 8'14"10 stabilito alle Olimpiadi di Pechino dalla britannica Rebecca Adlington.
Anche se l'oro sperato non è arrivato, Alessia dice di essere comunque «felicissima». Oltre che stanchissima. «Non riesco neanche a camminare dopo quello che ho faticato, ma ci ho creduto fino alla fine. Ho faticato come una bestia. Ho dato l'anima, il cuore, la testa. Tutto».
