36 anni, 2 ori, un argento e un bronzo olimpico, 9 coppe del mondo, 5 campionati del mondo
Come è nata la tua passione per lo slittino?
«Quando ero bambino, a Foiana, il paesino dove sono nato. D'inverno nevicava talmente tanto che la strada tra casa mia e la scuola era impraticabile. L'unico modo era farla in slittino. È iniziato tutto così...».
Hai conquistato la nona Coppa del mondo in carriera. Pesa il pronostico di favorito per Vancouver?
«La pressione maggiore l'ho vissuta a Torino2006. C'era una grande attesa e quella sera a Cesana resterà indimenticabile. È chiaro che anche in Canada punto al massimo, ma gli avversari non mancano e sarà una bella lotta».
Anche i team del doppio fanno sognare. Tutti pensano al fondo, ma magari sarà lo slittino la nostra miniera di medaglie ai Giochi...
«I risultati sono la conseguenza del duro lavoro fatto in estate. Abbiamo lavorato bene, fisicamente e mentalmente, curando ogni minimo dettaglio. Finora abbiamo raccolto i frutti. E non vogliamo fermarci».
Intanto però il futuro dell'impianto di Cesana è a rischio. Preoccupato?
«Per noi è un impianto fondamentale, senza contare che proprio sulla pista di Cesana si dovranno svolgere i Mondiali 2011. Speriamo che medaglie e risultati contribuiscano a garantirne il funzionamento e la disponibilità per i nostri slittini».
A 36 anni non sei ancora sazio di vittorie. Qual è il tuo segreto?
«Non fermarsi mai a guardare quello che hai già fatto. Appena taglio il traguardo penso già alla prossima gara».