Che sia da sempre una grande appassionata di sport, e di football americano in particolare, non è certo una sorpresa, tanto che tre anni fa era stato fatto anche il suo nome come nuovo eventuale commissioner della Nfl. Ma ha fatto comunque un certo effetto a tutti vedere Condoleeza Rice, ex Segretario di Stato americano durante la presidenza di George W. Bush, salire sul palco e prendere la parola di fronte ai proprietari delle franchigie della Nfl, riuniti al Saint Regis Resort di Dana Point, in California, per il loro meeting annuale. «Dopo aver parlato per anni con le diplomazie russe e iraniane, star qui di fronte a voi sembra un gioco da ragazzi!», ha scherzato Condy rivolgendosi alla platea e al commissioner Roger Goodell. E il suo intervento è stato proprio all'insegna dell'internazionalizzazione del football.
Oltre i confini – Forte della sua esperienza politica internazionale, la Rice ha voluto rilanciare il connubio "sport e diplomazia". «Quello che la Nfl fa all'estero è parte della nostra diplomazia - ha spiegato – e permette di far conoscere all'estero il nostro modo di vivere e i valori in cui crediamo». Perciò Condi si è lanciata in ardite previsioni future, indicando in Australia, Gran Bretagna e Germania come Paesi in cui la Nfl potrebbe sbarcare con successo in futuro.
Ottimismo - In un momento in cui la crisi economica mina le certezze degli americani – e non solo – la Rice ha rilanciato inoltre il messaggio dell'ottimismo. «La cosa che la gente ama del nostro Paese è proprio il fatto che questo è il posto dove, dalle più terribili circostanze, si può arrivare a fare grandi cose», ha dichiarato, per poi rilanciare: «A questa crisi c'è una risposta, enoi la troveremo».
Misure anticrisi – Che risposte vadano trovate, e in fretta, onestamente i proprietari delle franchigie Nfl non avevano bisogno di sentirselo dire da Miss Rice. La stessa Lega ha licenziato già 169 impiegati, e il commissioner Goodell ha tagliato del 25% il suo stipendio da 11 milioni di dollari l'anno. Anche molti team hanno rinunciato a diversi impiegati, pur senza smettere invece di proporre contratti multimilionari alle loro stelle e ai loro free-agent. Un atteggiamento che trova non pochi critici anche all'interno della Lega stessa, proprio perché alla lunga potrebbe risultare difficilmente comprensibile a tifosi che non riescono a pagare il mutuo e che stanno perdendo il posto di lavoro. Intanto altre misure anticrisi sono allo studio. Nel meeting in programma a maggio a Fort Lauderdale, i proprietari potrebbero dare il via libera a spazi pubblicitari sulle magliette d'allenamento, così come in molti vorrebbero ridiscutere le norme che vietano sponsorizzazioni di alcolici e lotterie e scommesse. La parola d'ordine, insomma, è "monetizzare".
Più partite? - L'altra proposta sul tavolo a Fort Lauderdale riguarderà il calendario stesso della Lega, a partire dal 2011. Goodell vorrebbe portare la stagione regolare dalle attuali 16 a 17 o 18 partite, magari anticipando l'inizio del campionato ad agosto. Bisognerà parlarne con le tv : nel 2010 scadrà l'accordo di copertura televisiva con la Cba (e la trattativa di rinnovo già si annuncia molto complicata, dopo che i proprietari hanno detto di non voler rinnovare sulle basi attuali) e con i giocatori (sempre nel 2010 scadrà il contratto collettivo di lavoro). Goodell pensa anche di trasformare alcune gare prestagionali all'estero in effettive gare di campionato, proprio per allungare la stagione e offrire un menù più ricco alle tv. Insomma, alla fine, vuoi vedere che aveva ragione proprio Condoleeza?...
