É aspra guerra sui prezzi. Così molti analisti di settore fotografano in estrema sintesi la situazione del mercato dei display a cristalli liquidi per computer. E tale guerra si combatte su tre fronti con una sostanziale differenza che riguarda i produttori cinesi: a differenza dei concorrenti taiwanesi e coreani spingeranno al massimo le loro fabbriche sin da settembre facendo leva sul fattore chiave che sta alla base di questa grande battaglia in atto nel Sud Est asiatico, il prezzo. Il credito che aziende come Au Optronics si stanno guadagnando sullo scacchiere mondiale degli schermi piatti è del resto in continua crescita e le risorse che il "made in China" può mettere in campo alla voce costi sono note a tutti. E che i produttori del grande Paese Rosso siano in pole position per accaparrarsi nuove fette di mercato lo dimostrano le intenzioni della stessa Au Optronics di fare man bassa – coprendo già nel 2008 il 50% di un mercato che supererà i 10 milioni di pezzi - della domanda di schermi da 8.9 e (soprattutto) 10 pollici per netbook, i mini computer low cost resi celebri dall'Eee Pc di Asus.
L'avanzata della Cina nel panorama dei display a schermo piatto monitor ha inoltre un altro, eclatante, faccia. Stando infatti ai dati pubblicati nelle scorse settimane da DisplaySearch, il Paese diventerà entro tre anni il secondo mercato più grande al mondo per i monitor Lcd, superano in classifica gli Stati Uniti. La regione Emea, nel 2011, continuerà ad essere il mercato più importante, assorbendo oltre il 30% delle vendite mondiali, ma la Grande Cina salirà al 22% lasciando agli Usa una share non superiore al 18% e all'area Asia Pacifico il 15,6%. E considerando che nel computo globale dei display Lcd per Tv a cristalli liquidi, notebook e per pc desktop - segmento il cui giro d'affari è salito a 107 miliardi di dollari nel 2007 – quello dei pannelli per monitor è il più corposo in volumi è facile intuire come la corsa per essere "market leader" in Cina sarà senza esclusione di colpi. E di investimenti: si è calcolato che i produttori di schermi piatti per pc portatili e monitor spenderanno circa 17 miliardi di dollari nel corso di quest'anno per aumentare la capacità produttiva delle rispettive nuove fabbriche e gettare le basi per catturare le fette più cospicue della domanda.
Pannelli a cristalli liquidi in crescita del 18% nel 2008. Saranno 737 milioni nel 2012
Il mercato mondiale di pannelli Lcd (dal 10 pollici in su) brillerà infatti anche nel 2008 e a confermarlo è questa volta la società di ricerca iSuppli, che ne ha sottoscritto un salto in avanti del 17,7% in volumi rispetto all'anno precedente a dispetto di una situazione di stallo manifestatasi nei primi mesi. A fine dicembre i pezzi venduti si stimano poter essere a livello mondiale poco meno di 460 milioni mentre entro il 2012 le unità che usciranno dalle fabbriche dei produttori saranno 737 milioni, in virtù di un tasso di crescita annuo composito del 13,6%. Le buone notizie per chi i pannelli Lcd li produce e vende arrivano soprattutto sotto il profilo dei ricavi: iSuppli prevede infatti un incremento del volume d'affari nel 2008 del 19,9% a quota 88,9 miliardi di dollari su scala globale, che diventeranno 120,7 miliardi nel 2012. Parliamo quindi di un settore che viaggia a ritmi decisamente buoni, nonostante la recessione economica americana e la generalizzata penuria dei consumi dei primi mesi dell'anno dopo le vacanze natalizie: la flessione in volumi nel primo trimestre del 2008 rispetto all'ultimo del 2007 è stata solo del 2,8% e il raffronto con lo stesso periodo dell'anno precedente ha presentato un saldo attivo del 40%.
