Una gigantesca mano che sembra ghermire una manciata di stelle. E' già stata ribattezzata la "mano di dio" dai tecnici della Nasa scattata dal telescopio orbitante a raggi X Chandra. Si tratta di una nebulosa distante circa 17 mila anni luce dalla Terra, che si estende per 150 anni luce. All'origine dello spettacolare fenomeno una pulsar, una stella di neutroni (B1509) che girando vorticosamente su se stessa, scarica nel cosmo la sua energia che alimenta la nebulosa. La stella di neutroni misura poco più di 20 chilometri di diametro e ha appena - dal punto di vista comsico - 1.700 anni. Portato nello spazio nel 1999 a bordo dello Shuttle Columbia, è stato messo in un'orbita insolita. Rispetto a Hubble, Chandra ha un'orbita ellittica che lo porta, nel punto più lontano, a 138mila chilometri dalla Terra. Grazie al potente telescopio a raggi X, formato da otto specchi, Chandra fornisce immagini di definizione almeno 25 volte maggiori dei precedenti telescopi a raggi X.