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Hubble, nuove meraviglie

di Gigi Donelli

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9 settembre 2009

La nebulosa Carina attraversata nell'infrarosso e rivelata come nessuno strumento era mai stato in grado di fare, il fenomeno della lente gravitazionale di Abel 370 catturata a 5 miliardi di anni luce dal nostro pianeta. Dall'infinitamente lontano all'astronomicamente vicino, il telescopio spaziale Hubble ritorna al lavoro reso più potente che mai dalla missione orbitale compiuta a maggio dall'equipaggio dello shuttle Atlantis. Nuovi strumenti, nuove tecnologie, nuove possibilità per la ricerca e nuove visioni sull'immenso che ci circonda.

Anteprima Nasa ed Esa
L'anteprima mondiale, coordinata tra Nasa ed Esa (l'agenzia spaziale europea) per la presentazione delle prime immagini del telescopio orbitante Hubble, nella sua ultima e potenziata versione. Una grande attesa, iniziata quattro mesi fa con la riparazione dello strumento, che si è conclusa ancora una volta con l'entusiasmo della comunità scientifica. Da oggi la ricerca dispone di uno sguardo nuovo e straordinariamente dettagliato sulle zone più remote dell'universo. Operativo da quasi 20 anni a 600km di altezza dal suolo, il telescopio spaziale HST è stato potenziato nella sua versione attuale con la missione Atlantis del maggio scorso.

Un telescopio nuovo
Tra l'11 e il 18 maggio 2009, nel corso di ben cinque lunghe passeggiate spaziali (Video Nasa), erano stati cambiati i sei giroscopi, le batterie, il sistema di protezione termica e il sistema informatico. Aggiunti due nuovi apparecchi di ripresa, uno spettrografo per raggi cosmici e un obbiettivo grandangolare. Una vera e propria rivoluzione a bordo che puntava a migliorare da 10 a 70 volte le capacità del telescopio di sondare le regioni più remote dell'universo mettendolo in condizione di rilevare oggetti risalenti a 500 milioni di anni dopo il Big Bang, contro l'attuale miliardo di anni.

Fino al 2014
Dopo aver completato tutte le complesse verifiche dei sistemi e delle apparecchiature di comunicazione e trasferimento dei dati a terra, il telescopio Hubble si era messo al lavoro sui corpi celesti. Il primo scatto legato alla "cronaca spaziale" risale al 19 luglio quando ha testimoniato l'impatto di un corpo celeste – frammenti di cometa o asteroide – contro la superficie di Giove. Da allora il sistema è stato messo a punto e calibrato per avviare l'ultima grande stagione di osservazione che dovrebbe durare fino al 2014, per poi essere sostituito da un nuovo telescopio orbitante.

9 settembre 2009
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