E' nata a Milano, ha studiato a Bolzano e Trento, è diventata ingegnere aerospaziale a Monaco di Baviera per poi prendere le ali di pilota all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Samantha Cristoforetti, classe 1977, sarà la prima italiana a volare nello spazio, la prima astronauta tricolore a vestire la tuta blu dell'Agenzia spaziale europea (Esa) in una storia scritta fin'ora solamente dai colleghi maschi. Con lei è stato scelto per integrare la squadra degli astronauti Esa il capitano Luca Salvo Parmitano, pilota sperimentatore dell'aeronautica nato 33 anni fa a Paternò, in provincia di Catania. L'annuncio è arrivato da Parigi dal direttore direttore generale dell'Esa Jean-Jacques Dordain e della responsabile per il volo umano Simonetta Di Pippo hanno comunicato sei nomi, tra cui i due italiani appunto.
Una donna con le Ali
Da tempo nell’ambiente aerospaziale italiano si sperava di individuare una donna che potesse affiancarsi ai colleghi Nespoli, Vittori, Guidoni, Malerba e Cheli nella storia dell’astronautica italiana. D'altra parte se qualcuno pensasse a un favore farebbe meglio a leggere prima il suo curriculum: A 32 appena compiuti il tenente-astronauta è ingegnere e pilota, parla e scrive in quattro lingue, e soprattutto ha frequentato la Scuola superiore di Aeronautica a Tolosa, il Mendeleev di Mosca, e la Technische Universitat di Monaco di Baviera, dove si è specializzata in combustibili solidi, turbine e volo supersonico. Samantha, tra le prime donne a diventare pilota militare, si é poi distinta anche in Accademia, conquistando la "Sciabola d'Onore", il premio che viene consegnato all'allievo che per i primi tre anni di corso si classifica sempre primo. Un riconoscimento che non era mai andato a una donna.