Giunta al vertice dello sviluppo tecnologico, Samsung si pone una domanda. L'utente è veramente soddisfatto degli apparecchi tecnologici che gli sono offerti? Secondo Boo-Keun Yoon, presidente della divisione video nel chaebol coreano, risponde in modo piuttosto secco: "I don't think so", ovvero "non credo proprio". Yoon dice che l'industria non è ancora in grado di soddisfare i desideri reali e le effettive esigenze delle persone che acquistano i dispositivi sugli scaffali perché c'è troppa attenzione sulla cifra tecnica e poco sui bisogni della persona. E così all'Ifa Samsung inizia una nuova era: quella del Digital Humanism, che rimette al centro di ogni cosa l'individuo. Samsung si appresta quindi a soffiare un po' di umanesimo nei suoi prodotti digitali vertendo su cinque concetti portanti sintetizzati dalla regola delle 5e. Vale a dire Essence, Engagement, Expression, Experience ed Eco. Detta in sintesi, si tratta di ripartire dalle funzioni "core" di qualunque dispositivo, sia essa una televisione o un computer. Per Yoon bisogna innanzi tutto fornire qualità nell'uso tipico a cui sono destinati questi apparecchi, affinché rispondano effettivamente alle aspettative del pubblico. Per esempio, le Tv devono offrire un'immagine perfetta e senza compromessi. Per poi non scordare che a questa dotazione di base devono essere forniti i servizi accessori che possono estendere l'utilità dei device: widget e Youtube sul televisore sono una naturale estesione del sintonizzatore digitale. La possibilità di condividere qualsiasi contenuto in modo immediato è l'altro passo da compiere nel più breve tempo possibile. Senza rinunciare a un'interfaccia semplice e immediata che non preveda nemmeno addestramento. Il tutto che vada di pari passo al design, all'estetica e alla personalità di personalizzare l'oggetto. Il quale, a sua volta, diventa espressione di noi stessi e quindi introduce un concetto di emozione nell'uso. Per finire con il risparmio energetico, dato che per Yoon le nuove tecnologie devono preservare l'ambiente e correggere agli errori del passato, quando l'innovazione non teneva in considerazione la salvaguardia del nostro pianeta. E non sono solo chiacchiere perché, come dimostra il portavoce italiano della divisone audio/video Sandro Sciaky, nei nuovi televisori Lcd della serie 8000 tutti questi concetti sono espressi ampiamente. Non a caso, la tecnologia led consente di risparmiare circa 100 watt a parità di visuale rispetto a una Tv a lampada tradizionale (dati Samsung) e offre una qualità dell'immagine migliore rispetto al passato, grazie ai neri profondi e ai 200 Hz che evitano i fastidiosi effetti scia. Però, come conclude Yoon, questi dispositivi devono anche essere alla portata di tutti. E i prezzi si abbassano, basta solo attendere.
