Windows 7 è arrivato, la ripresa delle vendite di personal computer ancora no, per lo meno in campo business. Quello dei pc è quindi ancora un comparto caratterizzato oggi da luci e ombre in uno scenario, quello della spesa informatica nel suo complesso, che rimane difficile. Ad Alessandra Brambilla, Vice President e General Manager di HP Personal Systems Group in Italia, il Sole24ore.com ha chiesto di fare una panoramica del mercato italiano dei pc, entrare nel merito di come sono cambiate le abitudini di acquisto delle imprese e degli utenti e di fare il punto sui possibili impatti legati alla disponibilità del nuovo sistema operativo di Microsoft.
La crisi economica ha impattato sensibilmente sulla spesa It in Italia, è un dato di fatto
Definirei il mercato italiano dell'informatica con un termine: impegnativo. Le risultanze del primo semestre 2009, la forbice sui posti di lavoro tutt'ora in corso, la situazione penalizzante dell'hardware ne sono le espressioni. Nello specifico dei computer l'analisi è la seguente: mercato nel complesso stabile, consumer che tira a fronte di un segmento business in calo, comparto notebook sempre vivace, netbook ovviamente compresi.
Le indicazioni degli analisti per la fine dell'anno sono orientate all'ottimismo: che ne pensa?
L'Europa a dir la verità è ancora un po' in affanno rispetto a Stati Uniti e Asia, aree dove la ripresa è già iniziata. C'è comunque generalizzato e realistico ottimismo, vuoi per il fatto di essere nella cosiddetta "holiday season", vuoi per l'arrivo di Windows 7.
Cosa cambia, lato domanda, con il nuovo sistema operativo di Microsoft disponibile a scaffale e dentro i nuovi pc?
C'è da attendersi sicuramente un forte fenomeno di migrazione. Molti utenti, circa l'80% di quelli consumer, sono ancora su Windows Xp perché non hanno preso in considerazione Vista. È naturale che il processo di upgrade possa essere veloce, oltre che consistente.
Gli analisti dicono però che le aziende aspetteranno il 2010 per migrare a Seven. Le risulta?
L'upgrade al nuovo Os si concretizzerà in modo diffuso nella seconda metà del 2010, queste sono le indicazioni. C'è però da rimarcare come l'effetto "consumerizzazione", e cioè la tendenza a portare dentro le aziende gli stessi strumenti tecnologici che l'utente utilizza a livello personale, possa accelerare questo programmato cambiamento.
Con Windows 7 partirete tutti alla pari o qualche vendor proverà a rompere gli equilibri con prodotti o strategie particolari?
Direi che la differenza visibile agli utenti, e a quelli consumer in particolare, è soprattutto nei confronti di Apple. Avremo sicuramente nuove categorie di prodotto che avranno un forte impatto sulle vendite, e mi riferisco per esempio ai notebook Windows 7 dotati di processori a basso consumo per garantire una durata della batteria fino alle 10 ore. Per i vendor sarà soprattutto importante gestire al meglio gli stock dei prodotti di vecchia generazione al fine di pulire in modo adeguato l'offerta da presentare a scaffale o all'utenza aziendale.
I netbook, intanto, continuano a essere un "best seller". Quelli con schermo extralarge rischiano di rubare spazio vitale ai notebook ultraportatili?
A tutto luglio 2009 sono in effetti arrivati, in Italia, a pesare fino al 35% dell'intero mercato di pc portatili. Oggi si stanno assestando sotto il 30%. È una categoria di prodotto ben definita che ha uno spazio di collocazione precisa sul mercato: sono un secondo computer e hanno capacità prestazionali e funzionali inferiori ai classici notebook. Il consumatore si sta educando perché è maggiore l'esperienza d'uso e, di conseguenza, minore la confusione.
Chiudiamo in bellezza: i prezzi al consumo dei pc con a bordo Windows 7 saranno…?
Nei portatili c'è stata una grande erosione dei listini nei mesi passati per effetto di un mix di fattori: la popolarità dei netbook, la crisi economica, le azioni commerciali condotte da alcuni vendor. Crediamo che il fenomeno sia però in attenuazione e nel valutare il posizionamento di un prodotto con il nuovo sistema operativo vanno considerati diversi elementi, dai costi della componentistica al salto in avanti tecnologico che si portano dietro. Diciamo che un quadro chiaro del mercato, di come questo avrà recepito la nuova offerta, lo potremo avere entro la fine del primo trimestre 2010.
