Microsoft e Hp giocano d'anticipo su Apple e Google. Il gran capo del colosso di Redmond ha svelato al salone di Las Vegas un prototipo realizzato dalla casa di Palo Alto molto vicino alla produzione finale di tablet pc di ultima generazione. Quelli cioè capaci di combinare le funzioni di un computer, di un grosso smartphone, che si comanda con le dita e dedicato pertanto per l'intrattenimento in mobilità con video, e di lettori di libri in formato digitale. Microsoft, dunque, si puntella sulle nuovi funzioni touch del sistema operativo Windows 7: il supporto nativo è stato sviluppato nientemeno che con l'esperienza acquisita dal tavolo interattivo Surface. Questa propensione "al tocco" di Seven sta facendo nascere tutta una serie di computer che si comandano con le dita già disponibili in negozio. Anche in Italia. Nel frattempo sotto sotto i riflettori del Ces 2010 i protagonisti sono proprio loro: i computer a tavoletta. O chiamateli come volte tablet, smartbook o lavagnette elettroniche, sta di fatto che saranno i protagonisti hi-tech dei prossimi mesi, anche perché Apple (forse) lancerà tra un mese un prodotto del genere, battezzato in codice iSlate che sta suscitando da tempo forte interessi della stampa e degli appassionati di tecnologia. Ma la partita non è solo di Microsoft, con tutta la schiera dei produttori di pc, contro Apple e i suoi sistemi chiusi che comunque utilizzano processori Intel, c'è anche il terzo incomodo. Google con il sistema operativo open source Android (e domani sarà Chrome Os), lo stesso dei supercellulari, che fanno leva su potente hardware realizzato da Qualcomm. Un esempio? Gli Skylite di Lenovo, anch'essi in vetrina al Ces.
A volte ritornano, dunque. La storia della tecnologia non è mai lineare, e così ecco che rinascono i tablet. Questo tipo di computer a tavoletta furono proposti a partire dal 2002, quando molti costruttori scelsero il sistema operativo Microsoft Windows Xp Tablet Pc Edition. Ma all'epoca né il mercato né la tecnologia erano pronti. Ora la situazione è ben diversa. Siamo abituati a interagire con i touchscreen, ci sono sistemi operativi e applicazioni che si comandano in punta di dita e la connettività al Web è diffusa in modo sufficiente per fare la fortuna di questo genere di apparecchi. Insomma, c'è l'ecosistema giusto perché i tablet pc possano avere, almeno questa volta, maggiore fortuna.
