Tra domenica 15 e lunedì 16 novembre Roma capitale passa al digitale: è la più grande area metropolitana d'Europa a compiere per prima questo passo. Il segnale analogico, tra il 16 e il 30 novembre, non sarà più ricevibile per cinque milioni di cittadini di 363 comuni del Lazio, di cui 3,4 milioni solo a Roma.
La transizione nel Lazio, dopo quelle di Torino-Cuneo, Sardegna, Val d'Aosta, Trentino Alto-Adige, avviene senza che si sia ancora approvato il Piano nazionale delle frequenze digitali da parte dell'Agcom. Piano che dica, tra l'altro, quali saranno le cinque frequenze nazionali che andranno riservate alla procedura pubblica prevista dall'intesa con la commissione di Bruxelles.
La transizione avviene, inoltre, senza che vi sia traccia di un provvedimento che metta d'accordo le emittenti sulla posizione di ciascuna tv nella lista dei canali predisposta automaticamente sia dai tv integrati sia dai decoder.
Quanto alla copertura del digitale, i decoder, secondo il viceministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, sono ormai diffusi presso il 90% delle famiglie. Un 5% non si é attrezzato, un altro 5% non sa dello spegnimento dell'analogico.
Si tratta di un decoder a famiglia: ma chi ha due o più televisori deve dotarsi di altrettanti decoder, a parte i televisori con il sintonizzatore digitale terrestre incorporato.
La Rai, dopo lo switch off, si ritroverà una notevole capacità trasmissiva - come Mediaset - perché aggiungerà ai due attuali multiplex digitali altri tre multiplex, dovuti alla conversione delle attuali reti analogiche (almeno per la Rai si tratta di frequenze avute in concessione). Nel primo mux, l'unico che utilizzerà più frequenze - per arrivare al 99% della popolazione - ci saranno Rai1, Rai2, Rai3 e i quattro canali radiofonici del servizio pubblico. Sul secondo, trasmesso sul canale 30 UHF, ci saranno Rai4, RaiGulp, l'ex RaiSat Extra, che, come gli altri ex RaiSat, cambierà nome e palinsesto e Sat 2000, il canale della Conferenza episcopale. Sul terzo multiplex saranno presenti l'ex RaiSat Yoyo, l'ex RaiSat Cinema, RaiSportpiù, l'ex RaiSat Premium e RaiNews24. Nel quarto mux ci saranno Rai Gulp+1, RaiStoria, Rai Scuole e un canale test in Alta Definizione (HD). Un quinto mux sarà dedicato alla sperimentazione sulla tv in mobilità sul canale 25 UHF.