Europa 7 potrebbe avere assegnato un canale televisivo nazionale nella banda di frequenza utilizzata per Rai1 dal servizio pubblico. Il canale 8 nella banda VHF.
È questa, in sintesi, la proposta del Mistero per lo Sviluppo Economico e dell'Autorità delle Comunicazioni, ricavata dalle rispettive relazioni consegnate al Consiglio di Stato che, a dicembre, dovrà decidere sul caso. «Dopo dieci anni di attesa, le frequenze che ci spettavano sono state trovate – commenta Francesco Di Stefano, proprietario di Europa 7 – ora ci aspettiamo che vengano assegnate, in attuazione della sentenza della Corte di giustizia europea, per poi valutarne la qualità e la copertura».
Il Ministero dello Sviluppo ribadisce «l'impossibilità di procedere all'assegnazione di frequenze analogiche già pianificate» (nessuna frequenza analogica lo è mai stata, ndr) ma sottolinea che «sono state individuate una serie di nuove frequenze disponibili e organizzabili in una rete a livello nazionale, potenzialmente assegnabile, qualora venissero rispettati determinati requisiti previsti per gli attuali operatori, all'emittente in questione (Europa 7)».
Il punto di svolta, come sottolinea anche la relazione dell'Agcom, è stata la Conferenza internazionale di Ginevra del 2006. Il Ministero «si è posto nella prospettiva di attribuire tali risorse all'emittente Europa 7, con la quale ha in corso un procedimento aperto, al fine di dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato n.2624 del 2008, tenendo conto della necessità di contemperare tale interesse con gli interessi generali rilevanti, come la disciplina alla transizione digitale».
Il percorso seguito insieme all'Autorità per le comunicazioni tecnicamente si chiama "ricanalizzazione" della banda VHF-III, recepita dagli accordi di Ginevra, dalla quale si ottengono otto frequenze rispetto alle sette prima individuate nella stessa banda. Tale processo presuppone la modifica del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze, già in fase avanzata e la firma di un memorandum d'intesa con la Rai, unica utilizzatrice della banda III. I relativi colloqui sono in corso ma la firma non c'è ancora. Secondo l'Agcom, che nella sua relazione respinge la tesi che la concessione a Europa 7 sia da considerare decaduta, l'emittente potrebbe avvalersi dell'obbligo imposto a Rai e Mediaset di dare accesso, ove possibile, alle proprie infrastrutture a tutti gli operatori televisivi nazionali che ne facciano richiesta. Si tratta, nel caso di Europa 7, di andare sui siti Rai che irradiano verso antenne già direzionate per ricevere Rai1. Secondo la relazione tecnica del professor Antonio Sassano all'Agcom, con soli venti impianti è possibile realizzare, nel canale 8, una rete digitale che copre intorno al 70% della popolazione.
Dagli stessi impianti è possibile realizzare una rete analogica anch'essa con una copertura pari al 70% della popolazione.