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di Roberto Faggiano

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15 ottobre 2009

La visione in 3D è il chiodo fisso del mondo dell'elettronica di consumo, tra i molti prototipi visti nelle ultime esposizioni internazionali alcuni sono ormai vicini allo stadio finale dello sviluppo. C'è chi giura già per la messa in vendita nel 2010, per la verità senza dire in quale mese e senza far cadere i timori diffusi di prezzi inavvicinabili, dell'ordine di migliaia di euro. Sony e Panasonic sono in prima linea: Sony punta a sfruttare le sinergie con la Playstation 3, Panasonic punta sui suoi ottimi schermi al plasma di grande formato. Hitachi ha presentato una nuova soluzione molto interessante, che non necessita di occhialini per la visione. Anche 3M ha presentato la speciale pellicola Vikuiti 3D film da applicare agli schermi dei cellulari, per ottenere l'effetto 3D senza occhialini.

Le esperienze con i filmati dimostrativi sono già convincenti, specie per i sistemi con occhialini attivi e partendo da film di animazione concepiti per fornire effetti spettacolari. In concreto però l'unico apparecchio per il 3D in vendita (negli Usa e in Giappone per ora) è la fotocamera Fujifilm Finepix Real3D W1 con la sua cornice digitale dedicata Real3D V1. La fotocamera Fujifilm, vista in versione definitiva all'Ifa di Berlino, ha i numeri per diventare l'oggetto del desiderio degli appassionati, bisogna però tener conto che i migliori risultati si ottengono solo riproducendo gli scatti sull'apposita cornice, sempre di Fujifilm. Qui si può apprezzare l'effetto tridimensionale come effettivo ampliamento della visione, infatti i due obbiettivi della fotocamera permettono di "esplorare" l'immagine come se ci stessimo muovendo nel luogo in cui è stata scattata. Sulla speciale carta di stampa invece l'effetto è simile a quello delle figurine ruvide in voga negli anni 80, un po' poco per il prezzo richiesto. Negli Usa la fotocamera è in vendita a 599 dollari, la cornice a 499, mentre la carta è al momento disponibile solo in Giappone. Il vantaggio della tecnologia Fujifilm è la possibilità di usufruirne senza occhialini.
Ma su tutto l'argomento 3D pesano parecchie incognite. La prima è che l'interesse del pubblico visto negli ultimi saloni potrebbe non corrispondere a un reale interesse all'acquisto, poi rimane il problema dello standard: finché ogni industria andrà per conto suo le speranze di imporsi sul mercato sono nulle. Qualche tentativo di mettere d'accordo i diversi standard c'è già e alla fine si troverà la soluzione, ma da qui alla sua reale commercializzazione il passo è lungo. Poi bisognerà buttare lettori blu-ray e tv oggi in commercio per passare ai nuovi. Insomma non vorremmo che alcuni costruttori stessero facendo male i loro calcoli, in questo periodo gli errori di strategia possono essere fatali.

15 ottobre 2009
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