Dalla prima settimana di maggio, nei negozi di elettronica di consumo troveranno posto anche i nuovi televisori 3D al plasma di Panasonic della famiglia Viera, modelli TX-P50VT20 e TX-P65VT20I. I formati di schermo disponibili sono due, 50 e 65 pollici (quest'ultimo sarà in vendita però solo da giugno), ed entrambi dotati dei pannelli NeoPDP Full Hd di nuova generazione a 600 Hz del costruttore nipponico. Nella confezione sono inclusi due paia di occhialini stereoscopici. Come già successo negli Stati Uniti, dove l'avventura nel 3D è iniziata da qualche settimana, anche in Italia la società proverà a insidiare la macchina commerciale di Samsung - la prima a portare a scaffale apparecchi per la visione di film (e non solo) a tre dimensioni – con un vero e proprio pacchetto digitale. Il plasma 3D da 50 pollici sarà infatti proposto sia come prodotto singolo, con prezzi di ingresso fissati a 2.599 euro, oppure in bundle con il nuovo lettore Blu-ray 3D (modello DMP-BDT300), due paia di occhialini e due film 3D Blu-ray (Coraline e la Porta Magica, L'era glaciale 3 – L'alba dei dinosauri) a 2.999 euro. Pacchetto "all inclusive" a parte, ciò su cui punta Panasonic per sostenere la battaglia con una concorrenza schierata compatta sul fronte della tecnologia Led (nelle varie versioni Edge, Dynamic Edge, Precision Dimming o Full Backlit) è la resa visiva garantita dai suoi pannelli al plasma. Che, a detta dei portavoce della casa giapponese, pronti a citare al riguardo test condotti da riviste internazionali indipendenti (nella fattispecie quella di ConsumerReports.org), è migliore di quella riscontrabile sugli apparecchi a cristalli liquidi per nitidezza e definizione delle immagini. Soprattutto nelle scene in rapido movimento.
L'assunto è ambizioso e si scontra ovviamente con quanto affermano le varie Sony, Lg Electronics, Sharp e naturalmente Samsung (che nel catalogo 3D offre però anche modelli al plasma). Ciò che Panasonic rivendica come prerogativa esclusiva dei suoi televisori 3D è sostanzialmente l'assenza assoluta dei cosiddetti fenomeni di "cross talking", per cui le immagini dirette all'occhio destro si sovrappongono parzialmente a quelle dirette all'occhio sinistro provocando effetti fantasma e maggiore affaticamento oculare. Un difetto che si annullerebbe grazie alla potenza di un processore d'immagine in grado di assicurare tempi di risposta più veloci e di creare, per ogni scena, dei sottocampi successivamente ottimizzati per assicurare anche alle scene d'azione la piena risoluzione Full HD a 1080 linee. Le Tv 3D, questa la seconda credenziale esclusiva di cui si vanta Panasonic, tendono a perdere qualcosa in fatto di luminosità causa il raddoppio dei frame visualizzati e solo un pannello capace di ridurre il tempo di luminescenza per ogni fotogramma può ovviare a questo potenziale difetto garantendo la massima qualità visiva.
Per apprezzare un film in 3D sono quindi meglio gli apparecchi al plasma rispetto ai Led? Difficile, se non impossibile, esprimere un giudizio assoluto. Entrano in gioco fattori oggettivi (la tipologia del pannello, il formato, la qualità degli occhialini attivi utilizzati, il fatto che il contenuto sia stato prodotto in tecnologia tridimensionale "nativa" piuttosto che convertito al 3D digitalmente) e pure soggettivi, legati alla percezione visiva del singolo utente. Un primo banco di prova, in attesa dei mondiali di calcio Fifa 2010 (di cui oltre 20 partite saranno riprese e trasmesse in 3D), potrebbe così essere un altro grande appuntamento sportivo, il French Open di Tennis. I match più importanti del Roland Garros verranno infatti proposti per la prima volta in tecnologia tridimensionale da Eurosport via satellite (in oltre 3.000 punti vendita selezionati in tutta Europa, Italia compresa) e dall'operatore francese Orange (per i propri abbonati) su un canale televisivo dedicato diffuso nelle case attraverso linee Adsl e fibra ottica.
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