Cisco Italia rinnova il management e rilancia a tutto campo. L'insediamento del nuovo amministratore delegato David Bevilacqua si è accompagnato con un tourbillon di manager tra conferme (poche) e spostamenti (tanti). Dopo tredici anni ai vertici della filiale italiana, Stefano Venturi va a occuparsi di public sector a livello europeo, e lascia a Bevilacqua. 44 anni, in Cisco dal 1996, manager globetrotter dalla vasta esperienza internazionale, il nuovo Ad si presenta con un'analisi a tutto tondo. Inizia menando qualche fendente al nostro paese, lui che sull'Italia ha raccolto pareri da mezzo mondo:"Siamo apprezzati per l'innovazione di prodotto, per il cibo, le scarpe e gli abiti, , ma quando si parla di innovazione tout-court la percezione è molto negativa". Insomma, non ci prendono sul serio. Peccato, perché se è vero che il nostro paese ha una burocrazia da paura, infrastrutture carenti, università che poco si curano del rapporto con le aziende, un'età media della popolazione tra le più alte del mondo, un forte digital divide, ecc.ecc. è indubbio che le eccellenze non mancano. Neanche nel campo delle tecnologie. Un esempio, ricorda Bevilacqua, è Cisco Photonics, sede a Monza, struttura di riferimento di Cisco a livello mondiale per la ricerca e sviluppo nelle tecnologie per le reti ottiche, personale di alta qualità e più di 100 brevetti depositati. Insomma, nelle organizzazioni e nella società civile al cambiamento culturale contribuisce anche Cisco. Un continuo divenire che muta visioni&missioni:"Tredici anni fa – ricorda Bevilacqua – Cisco era un'azienda di prodotto, router e switch. Negli anni, protagonista di cambiamenti epocali del mondo Ict, è diventata fornitore di sistemi, per arrivare poi a proporre soluzioni attraverso la rete". Oggi, le tre gambe della strategia sono la borderless network (l'azienda non è più un silos, non ha più confini..), collaborazione (in forte espansione, è recente la proposta di acquisizione di Tandberg da parte di Cisco) e virtualizzazione. Obiettivo: ottimizzare i processi produttivi, per generare profitti e occupazione. "Cisco oggi vende produttività". Nel data center poi è successo un vero stravolgimento del paradigma tecnologico, con la necessità sempre più stringente di rendere i dati disponibili in ogni luogo e in ogni momento, e l'avvento della virtualizzazione e del green It. Di recente, Cisco e Accenture hanno ampliato l'alleanza strategica per consentire alle imprese di migliorare l'agilità di business integrando funzionalità di collaborazione e virtualizzazione dei data center nei loro processi aziendali. Nel mondo, Cisco ha identificato 30 mercati adiacenti ai suoi tradizionali, dove sviluppare nuove opportunità di business. Cisco Italia si focalizzerà su cinque verticali in particolare: smart grid (in questo ambito, c'è un progetto pilota con Enel), sanità (telemedicina, teleassistenza, azione a distanza via web), real estate (le reti Ip possono aiutare ad abitare meglio e a risparmiare energia), smart&connected communities (come rendere "intelligente" l'ambiente urbano), sport & entertainment (grazie alle tecnologie di rete, più servizi agli spettatori, più opportunità di business per le società sportive, ..). Bevilacqua vede nel prossimo futuro il video come applicazione che genererà il maggior traffico sulla rete:"Serve una banda larga adeguata, il nostro paese purtroppo è in ritardo". Cisco guarda con interesse al cloud, possibile solo con una forte integrazione con le tecnologie data center-rete:"Da qui il nostro ruolo per integrare i vari player del mercato". Infine, la formazione: da una parte, il programma Networking Academy, che in Italia ha già diplomato più di 10 mila professionisti dell'It, dall'altra programmi a favore delle fasce di popolazione, come anziani e disoccupati, che accedono al web.