È sui tablet pc che si sta concentrando l'evoluzione del personal computing. Dopo il boom dei netbook, ecco che le tavolette digitali rischiano di dare un nuovo impulso al web mobile. Non si tratta di fenomeni emulativi sulla scia dell'iPad di Apple (ora al debutto negli Usa) ma di fenomeni originali che portano a maturazione il vecchio concetto di tablet pc, nato su iniziativa di Microsoft nel 2002. A questa data risale la prima incarnazione di Windows dedicata a un nuovo modo di usare il computer: non solo con tastiera e mouse, ma anche appoggiando le dita e lo stilo sullo schermo sensibile al tocco.
Un progetto apprezzato soprattutto in ambito business (agenti di vendita, negli ospedali e poco altro) che però non ha mai avuto troppo successo. Ma ora i tempi sono diversi. Perché siamo abituati a interagire in modalità touch in virtù degli smartphone "al tocco" e di una tecnologia ben più matura e collaudata. In attesa dell'islate di Hp, che costerà 400 dollari e si annuncia come il mattatore dell'arena dei tablet sotto Windows 7, abbiamo messo le mani su due esponenti del nuovo corso: l'Asus Eee PC T101MT e l'Archos 9. Partiamo da quest'ultimo. Si tratta del primo esperimento in ambito pc del costruttore francese di media player portatili evolutosi come produttore di "semplici" Internet tablet. È una macchina che opera sotto Windows 7 che ne sfrutta il motore touch derivato nientemeno che dalla tecnologia surface. Il suo forte è lo spettacolare livello costruttivo e delle finiture. È un tablet puro senza tastiera, dal display ad alta definizione (1080p) e dalla vocazione multimediale. La dotazione è molto interessante. Display resistivo da 8,9 pollici, processore Intel Atom Z510 a 1,1 GHz, della stessa serie di quelli impiegati sui netbook, e Ram da un gb. Non mancano la webcam da 1,3 Mpixel, il disco fisso da 60 gb e le connessioni Usb, Wi-Fi, Bluetooth ed Ethernet. Il tutto in un dispositivo che pesa 800 grammi.
Dal canto suo, l'Asus, che Nòva è riuscita a provare in anteprima, è invece un nuovissimo tablet pc in formato netbook che rispetto al modello T91 fa leva su un architettura hardware più attuale e soprattutto (questo è il piatto forte) su un display multitouch che rende il più delle volte non necessario il ricorso alla tastiera convenzionale. La quale si ripiega sotto lo schermo trasformandosi in una tavoletta. Il prezzo (500 euro) e la ricca dotazione di porte ne fanno un prodotto valido per numerose applicazione. C'è anche un lettore di e-book; buone le finiture, la durata delle batterie e le perfomance del display touch da 10,1 pollici che, capace di riconoscere 256 livelli di pressione, permette di gestire i contenuti in modo facile e intuitivo. Oltre a individuare l'input da più punti in contemporanea, consente, tra l'altro, di ruotare, allargare o ridurre immagini e documenti. Così si può navigare sul web muovendo i polpastrelli sullo schermo e senza avvalersi del touchpad. Discutibili i materiali plastici usati, ma il prezzo è molto basso. Comoda invece la possibilità di cambiare orientamento di visualizzazione del display. Tutto è studiato per lasciare piena libertà di scegliere come usare il T101MT. In modalità tradizionale si ha a che fare con Seven. Ben più interessante il pulsante Touchgate, integrato nella cornice del display, che abilita il Touchmode, modalità che attiva icone con dimensioni più grandi del normale. Il corredo hardware dell'Asus prevede Cpu Atom N450 a 1,66 GHz, Ram da 2 gb e disco fisso da 320 gb. Ma se non dovesse bastare, il cloud computing viene in soccorso con ulteriori 500 gb di spazio web gratuito per un anno, attraverso il servizio asus WebStorage.