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Netbook e notebook consumer "salvano" la trimestrale dei pc

di Gianni Rusconi

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17 novembre 2009

Il mercato italiano, nell'ambito dei personal computer, è considerato un'anomalia. Con accezioni in positivo, è il Paese dove i netbook hanno la maggiore penetrazione in tutta Europa, e in negativo, vedi la fortissima incidenza del consumer e la grande propensione dei consumatori ad acquistare prodotti a prezzi bassi. Stando ai dati pubblicati da Sirmi e relativi al terzo trimestre dell'anno, i pc portatili rivolti agli utenti privati un grande merito però ce l'hanno: sono l'unica voce, a volumi, non in flessione di tutto il comparto dell'Information e Communication Technology nostrana. Il saldo complessivo delle vendite di desktop e notebook è infatti in crescita del 6,3% a complessive 1,3 milioni di unità ma paga un calo del 10%, per un giro d'affari sceso a 523 milioni di euro, in termini di fatturato. Per pc di tavolo che vogliono in pochi (346mila pezzi venduti, bilancio in rosso nel confronto anno su anno del 23,1%) e business notebook professionali che torneranno a tirare solo nel 2010 (la frenata degli acquisti è del 19%, per poco più di 229.000mila pc venduti a professionisti e aziende), le buone notizie per i vendor arrivano come detto dal mercato consumer. In fatto di pc portatili (netbook esclusi), questo comparto registra infatti un incremento in volumi del 12,9% - oltre 355mila le unità vendute nel trimestre– e un salto in avanti seppur limitato al 3% in termini di fatturato, salito a 155 milioni di euro. La vera gallina dalle uova d'oro, dati alla mano, sono comunque i pc bonsai: da luglio a settembre ne sono stati venduti in Italia oltre 407.000 unità, per un giro d'affari di poco meno di 94 milioni di euro. E ciò che fa specie, oltre alla corposità del fenomeno nell'economia del mercato dei personal computer nel suo complesso, sono i trend di sviluppo anno su anno: 93,7% in volumi, 96,5% in valore. Segno che gli utenti si stanno orientando verso modelli di fascia più alta, con schermi più grandi e prestazioni superiori, e prezzi nell'ordine dei 400 euro.


Il mercato dei pc in Europa occidentale - Dati in migliaia di unità terzo trimestre 2009
Società3° trim. 09
Shipments
3° trim. 09
Market Share (%)
3° trim. 08
Shipments
3° trim. 08
Market Share (%)
3° trim. 09 / 3° trim. 08 Growth (%)
Acer 4,72528.33,89523.321.3
HP 3,58521.53,54921.21.0
Dell 1,5939.51,98511.9-19.7
Asus1,0866.51,1026.6-1.4
Toshiba9605.89285.53.5
Altri4,74128.45,28331.6-10.3
Total 16,690100.016,742100.0-0.3
Fonte: Gartner (November 2009)


Domanda mondiale stabile rispetto al 2008. In Europa scende la spesa delle aziende
Nel terzo trimestre dell'anno, in tutto il mondo sono stati consegnati poco più di 80 milioni di computer con un andamento pressoché a crescita zero (il saldo positivo è dello 0,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La flessione prevista da Gartner, intorno al 5%, quindi non c'è stata e balza a maggior ragione all'occhio il confronto in attivo del 18% con il secondo trimestre del 2009. Identico il trend registrato dagli analisti in Europa Occidentale: i 16,7 milioni di pezzi finiti sul canale costituiscono un calo dello 0,3% nei dodici mesi ma anche un salto in avanti del 30% in termini sequenziali. Per i vendor l'unica preoccupazione, certo non trascurabile, è che tale evidente ripresa della domanda – che si farà ancora più sensibile dal trimestre prossimo e nel corso del 2010 - sia dovuta, di fatto, al mercato consumer e ai pc a basso prezzo. Nella regione Emea, in particolare, sono in profondo rosso le vendite nel comparto professionale, tanto per i prodotti portatili quanto (ma non è una novità) sui desktop, mentre i netbook hanno coperto oltre il 20% delle vendite complessive. I pc bonsai, a detta di Gartner, meritano una riflessione aggiuntiva: chi fra i produttori ha investito prima e meglio (sul prodotto e soprattutto con i partner commerciali, operatori telco in primis) può fare la voce grossa su chi è partito più tardi perché timoroso del fatto di mettere eccessivamente a repentaglio fatturati e utili. E basta guardare i risultati di vendita dei singoli vendor in Europa Occidentale per avere un'idea abbastanza precisa delle policy di vendita e avere conferma dello stato "consumer oriented" del mercato dei pc: Acer, con 4,7 milioni di pc venduti, è cresciuta del 21,3% in volumi anno su anno arrivando a share del 28,3%. Hp si è fermata a 3,5 milioni di macchine, con un incremento dell'1% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno e una quota pari al 21,5%. Dell ha addirittura perso il 19,7% di vendite, scendendo al 9,5% di market share mentre Toshiba è data in salita del 3,5%. Il vero colpo nel trimestre l'ha fatto comunque Samsung: il chaebol coreano non è nella "top five" della classifica ma può mettere sul tavolo un aumento delle consegne del 138% anno su anno.

17 novembre 2009
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