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I mini pc piacciono sempre di più dei notebook. Lo dicono gli utenti

di Gianni Rusconi

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14 MAGGIO 2009

Due diverse indagini di mercato per dire, di fatto, la stessa cosa. Per altro ben nota: i netbook sono una realtà molto significativa nell'universo dei computer e il gradimento espresso dai consumatori verso questa categoria di ultraportatili cresce mese dopo mese. Prendiamo per esempio i dati dell'Osservatorio 7Pixel, che il Sole24ore.com pubblica in anteprima. Stando infatti alle risultanze di un'analisi che ha riguardato (dal primo di gennaio 2008 al 31 gennaio 2009) un campione di oltre due milioni di ricerche effettuate sui siti di comparazione Trovaprezzi.it e Shoppydoo.it, i pc bonsai "stravolgono il mercato dei notebook e si insediano tra i desideri della clientela business e, soprattutto, di quella consumer". Una riprova? Da ottobre in avanti il prodotto più "cliccato" in assoluto è stato l'Eee Pc 900, uno dei modelli best seller del catalogo netbook di Asus, mentre da maggio in poi fra i dieci modelli più cercati almeno quattro sono mini portatili. Un secondo indizio? Hewlett Packard, Acer e Asus sono i tre marchi che dominano la classifica di 7Pixel ma il calo di audience del produttore californiano – a inizio 2008 deteneva il 38% circa delle visite, a fine gennaio è scesa al 19% - evidenzia come i mini pc, ambito in cui Hp non brilla ancora, stiano fortemente influenzando le intenzioni di acquisto degli utenti. Asus, per contro, arriva sul primo gradino del podio in settembre e non vi scende più, minacciata parzialmente dall'altra casa taiwanese, anch'essa focalizzatasi sui computer in miniatura a partire dall'estate.

Abbastanza facile quindi dedurre, come sottolinea in una nota 7Pixel, che l'avvento dei netbook sul mercato italiano è stato una vera rivoluzione, destinata a cambiare il mercato dei computer portatili. Posizionati su una fascia di prezzo che va dai 190 ai 350 euro e il fattore "low cost" ha ovviamente molto influito sulla crescita della loro popolarità in veste di palmare extra large per i professionisti e di console per la navigazione on line per i giovanissimi e il pubblico consumer in genere. In tema di prezzi, dall'Osservatorio emerge come gli Eee Pc di Asus siano i più competitivi del lotto (200 euro per il modello 900 con a bordo Linux) e come gli Aspire One di Acer (boom di interrogazioni per la serie A110L con un costo medio di 218 euro) siano un prodotto molto ambito fra i consumatori on line. Netbook in grande spolvero anche sul Web, in definitiva, e popolarità in calo per i portatili più desiderati dell'universo hi-tech, come il MacBook Air di Apple. Spendere 1.500 euro e oltre per un computer mobile è privilegio di pochi ed ecco spiegato perché in Rete si cercano informazioni sui prodotti a più buon mercato, che siano notebook (il modello Hp Compaq 6720s, dedicato al mondo business e a listino a 390 euro, è quello più cercato in assoluto) o a maggior ragione pc bonsai.

Mobilità e connettività i "plus" riconosciuti. Solo un utente su 10 vuole Linux
Una grande e riconosciuta pecca tecnica dei netbook è quella di essere privi del lettore Cd e Dvd, mancanza (non la sola) che li differenzia in modo inequivocabile da un tradizionale notebook. Mancanza, però, che non ha pregiudicato (almeno finora) l'escalation di questi prodotti e che si potrebbe spiegare con i risultati emersi da un'indagine commissionata da Toshiba che ha raccolto in febbraio le impressioni di 2.500 utenti di mini computer europei (italiani esclusi) già in. Il 98,9% del campione ha detto che il mini notebook (così lo definisce la casa giapponese) si acquista come secondo o terzo computer, l'81,4% ne apprezza in primo luogo la portabilità, viene utilizzato essenzialmente per inviare e-mail e navigare sul Web (dall'84,6% e dall'80,2% degli intervistati) e il prezzo non è giudicato il parametro più importante. Un pc bonsai si compra quindi per un uso dello stesso specifico e diverso dal classico portatile, più per comunicare che per fruire di contenuti digitali (musica e video sono segnalati come preferenza nel 49% e nel 35,8% dei casi), per attività personali (nel 50,6% dei casi) e pochissimo per lavorare (lo fa il 3,4% del campione). Il potersi collegare a Internet, da reti Wi-fi o tramite reti mobili (con la chiavetta dati Usb) è del netbook la peculiarità mentre il prezzo non sembra essere il fattore primo per deciderne l'acquisto: solo il 10% degli utenti oggetto di indagine lo cita infatti come attributo più importante, contro il 33% del fattore mobilità e il 32% di chi privilegia peso e dimensioni. Unanime invece il parere dei consumatori interpellati circa la dotazione dei mini portatili quanto a sistema operativo: l'89% indica in Windows XP la piattaforma ideale, rispetto al 9.2% che invece afferma di preferire Linux.

14 MAGGIO 2009
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