In principio erano i netbook, piccoli (semplici) computer con schermo da 7 pollici. Stiamo parlando degli Asus Eee Pc della prima ora, quella che accese la rivoluzione dei computer bonsai. Poi tutto è avvenuto rapidamente, come spesso accade nel mondo dell'informatica quando un prodotto funziona sul mercato. Gli schermi sono diventati grandi (10 e passa pollici), i processori non prosciugano più la batteria in un'ora, le tastiere sono decenti (o quasi) e le prestazioni adeguate anche per vedere un film. Insomma, in meno di due anni questi ultraportatili nati per avere prestazioni limitate si sono trasformati in veri "supernetbook". Rispetto ai modelli "standard", mantengono due attributi fondamentali: comodità e prezzi aggressivi. Ma adesso hanno una marcia in più: un'innovativa piattaforma grafica che li rende adatti anche a eseguire videogiochi in 3D e riprodurre film in alta risoluzione.
Ecco dunque le console portatili, cioè macchine video ludiche da usare in treno e in aereo, senza esaurire la batteria in un battibaleno. L'hardware ha un efficiente sistema di risparmio energetico, tale che con una batteria a sei celle offre un paio d'ore di autonomia per vedere «Start Trek» in Hd o giocare a Quake Live. La piattaforma 3D più diffusa è Nvidia Ion, già giunta alla sua II versione. Per il momento, quest'ultima è disponibile sul l'Acer Aspire One 532G, che abbiamo messo a confronto con gli Hp 
Compaq Mini 311c, Asus Eee Pc 1201N e Samsung N510. I quali integrano il primo Ion, tutt'ora valido in ogni situazione; basti pensare che regge i film in 1080p, purché si usi uno dei software che sfrutti l'accelerazione di Nvidia. Con i game 3D sarà necessario limitare il numero di effetti visivi, rinunciando a quelli più spettacolari: le schermate non appagheranno l'occhio, ma così si può portare a termine il livello ovunque ci si trovi. Dei tre, l'Asus è quello più potente in virtù del processore Atom D330, l'unico con architettura dual-core che non fa rimpiangere il classico portatile. Hp, come al solito, si fa 
notare per la cura costruttiva, ma ha una dotazione del tutto equivalente a quella del Samsung N510, il cui prezzo è davvero aggressivo. L'Aspire One 532G è consigliato a chi non vuole farsi sfuggire l'ultima novità, pur con un hardware un po' meno potente degli altri tre perché il reparto grafico ha "solo" 8 nuclei in parallelo (sono 16 per gli altri tre pc bonsai), che obbligano ad abbassare ulteriormente il dettaglio grafico e a vedere film non oltre i 720p.
Però il suo Ion 2 introduce due novità importanti: può essere abbinato ai nuovi Atom N450 e dispone della tecnologia Optimus. La quale provvede ad attivare il chip di Nvidia solo quando serve. Risultato: un minore impatto sull'autonomia, perché nella maggior parte dei casi il reparto 3D rimarrà spento. A parità di applicazioni eseguite, l'Aspire One è stato acceso il 20% in più di un mini-portatile basato sulla prima versione di Ion. Se non si avviano software 3D, il 532G rimane acceso più di sette ore.
