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Netbook o notebook: una scelta difficile

di Gianni Rusconi

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2 luglio 2009

L'offerta di pc portatili si fa ogni giorno più estesa: ai pc bonsai da 10 pollici – gli schermi da 7 sono andati in pensione, quelli da 8,9 sono una minoranza sui nuovi modelli - fa eco l'ondata di nuovi annunci di notebook (ultraportatili soprattutto) con caratteristiche tecniche e finiture per tutti i gusti. Come districarsi, vestendo i panni di un consumatore utente, nella scelta del computer da viaggio? Il prezzo, come sempre, è uno spartiacque importante, spesso decisivo ai fini dell'acquisto. Ma non il solo. Alla domanda "cosa scegliere tra netbook e notebook" non è poi così facile rispondere e il rischio, tutt'altro che marginale, è quello di fare confusione.

Gli utenti sono incerti, uno studio lo dimostra
Cogliere, senza cadere in errori o particolari tecnicismi, la differenza fra un pc bonsai e un pc portatile tradizionale non è cosa da tutti e uno studio pubblicato in settimana dalla società di ricerca americana Npd Group ha messo in evidenza un certo imbarazzo fra gli utenti posti davanti al quesito. Solo il 58% di chi ha comprato un netbook in alternativa a un notebook si dice molto soddisfatto; altrettanto soddisfatti si dice il 70% dei consumatori che hanno deciso di comprare un mini pc come prima scelta. C'è quindi una certa disparità di vedute fra gli utenti e secondo gli analisti è dovuta all'incertezza relativa alle reali capacità funzionali di un computer in miniatura. Lo riprova il fatto che il 60% del campione (600 le persone censite) ha confermato di aver acquistato un netbook anziché un portatile convenzionale perché convinto di una sostanziale uniformità prestazionale fra i due prodotti.

Il sistema operativo è più importante del brand
Tirando le somme, Npd ha consigliato ai retailer e agli stessi produttori di non dare troppa enfasi al fatto che un netbook abbia le stesse prerogative tecniche di un notebook e di rimarcare agli occhi dei consumatori la natura di prodotto ultramobile che non sostituisce bensì si aggiunge al primo pc. Tale chiarezza di visione, a quanto pare, non sempre è di dominio degli utenti. Per i pc bonsai la componente "portabilità" è un fattore di scelta prioritario rispetto al prezzo (59% contro 41%); ma il 60% non ha mai usato il proprio mini-notebook fuori dalle mura domestiche e solo il 27% ha trovato in esso prestazioni migliori di quelle aspettate. Occorre quindi cercare il compromesso migliore fra costi, praticità d'uso e capacità operative in funzione delle proprie esigenze? Così pare. Dalla ricerca emergono, infine, un paio di aspetti molto curiosi: in sede di scelta del modello da comprare il sistema operativo (la scelta è fra Windows Xp e Linux) è ritenuto più importante del marchio mentre ben il 40% degli acquisti di computer bonsai è effettuato via Internet sui siti dei retailer specializzati.

Il prezzo può "ingannare"
Presupposto, ma non diamolo per scontato, che i netbook (meno costosi, più piccoli) non sono notebook (più performanti) la linea di confine fra le due categorie si sta sempre di più assottigliando. E questo perché i pc bonsai di nuova generazione hanno caratteristiche tecniche più pregiate – schermo più grandi e processori più potenti rispetto alla prima infornata (gli Eee Pc di Asus) – e anche perché non ci sono troppe differenze per quanto riguarda i prezzi di listino. L'esempio limite arriva dagli Usa. Il portatile Inspiron 13 di Dell da 13,3 pollici con Cpu Intel Dual Core da 2.0 GHz e Windows Vista Home Basic si compra a 499 dollari; il mini-notebook Mini 12 con display da 12,1 pollici, chip Intel Atom a 1.33 GHz e Windows XP ha lo stesso identico prezzo. La versione equipaggiata con il sistema operativo Ubuntu Linux costa invece 399 dollari. La maggior parte degli utenti, lo dice il mercato, preferisce il software di Microsoft anche sui pc bonsai e quindi il problema della scelta fra i due prodotti si pone, eccome. Così come sarà difficile scegliere fra un notebook ultraportatile da 12,1 pollici come la serie Pavilion dv2 di Hp, in vendita in Italia a partire da 599 euro, e super netbook con lo stesso formato di schermo (il riferimento al modello NC20 di Samsung) o leggermente inferiore (l'Aspire One con schermo a tecnologia Led da 11,6 pollici di Acer per esempio) che presentano prezzi in ingresso (negli Usa, in Italia arriveranno nei prossimi mesi) che variano da un minimo di 549,99 a un massimo di 799 dollari. Cosa poter quindi dedurre da questa panoramica sull'universo dei pc mobili? Che con meno di 400 euro si comprano, oggi, solo netbook da 10 pollici, con 430/550 euro un pc bonsai di lusso e con 600/700 un notebook ultraportatile 12,1 pollici. Al consumatore la scelta.

2 luglio 2009
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