Nokia e Intel sempre più vicine. Dopo l'alleanza sull'hardware, ecco quella sul software. La Casa finlandese, numero uno al mondo nei cellulari e negli smartphone e il colosso di Santa Clara, primo produttore di chip e semiconduttori, hanno svelato oggi, 15 febbraio al salone della telefonia mobile di Barcellona, MeeGo. Si tratta di una inedita piattaforma, open source, software basata sulla fusione tra Linux e Maemo, il sistema operativo open di Nokia, utilizzato su device come l'N900. Sarà la base di numerosi dispositivi: dagli smartphone di nuova generazione ai tablet ora tanto di moda, dalle connected tv fino ai protagonisti del computing mobile degli ultimi
anni: quei netbook che hanno cambiato l'industria dei pc portatili.
MeeGo si basa sull'ambiente di sviluppo Qt e fa leva anche sulla tecnologia del sistema operativo Moblin, la distribuzione di Linux con cui Intel si è fatta le ossa e da cui ora trae beneficio per dare un sapore tutto "community" alla partnership con Nokia. Si perché proprio sul contributo degli sviluppatori si fonderà la fortuna di Meego, che ha tutto da conquistare nonostante i portavoce finlandesi assicurano che sarà compatibile con Symbian. La nuova piattaforma, che si pone come asse portante per una nuova generazione di hardware e servizi, mira a semplificare la vita agli utenti e a chi vuole realizzare applicativi accessori, tuttavia i risultati di questi propositi non vedranno la luce prima della seconda metà dell'anno. Sono dunque tramontati i tempi dove l'industria digitale era dominata dal dinamico duo Intel-Microsoft, ora la casa di Santa Clara e il gigante finlandese mirano a creare un nuovo ambiente software che sia in grado di realizzare un ecosistema mai visto prima nell'industria dell'elettronica di consumo, del mobile e del computing. Per Intel rappresenta un segno dei tempi: suggella che le alternative a Windows ci sono e sono convincenti, tanto da seguire nuove strade. Dal canto suo, con questa mossa Nokia risponde alle minacce competitive di Google e del "suo" Android, di Apple e soprattutto di Samsung che con la nuova piattaforma Bada mira addirittura a strapparle la leadership nel mercato del mobile. Del resto la casa finlandese ha capito bene che con Symbian, il suo sistema operativo, non può andare molto lontano nel settore smartphone di fascia alta, dove c'è bisogno del supporto multitasking e di un'esperienza "computer grade". Il vecchio caro Symbian non basta più per competere con un Android destinato a diventare nel 2102 la seconda piattaforma più diffusa del mercato e con la piattaforma proprietaria e blindata di una Apple che consolida trimestre dopo trimestre il suo successo. Inoltre Nokia ha bisogno di seguire la strada della democratizzazione del mercato degli smartphone: ovvero abbattere i prezzi e offrire questi device a tutti.
MeeGo sarà inserito all'interno della Linux Foundation e la prima release è attesa per il secondo trimestre dell'anno. Solo che rappresenta una ripartenza per l'azienda finlandese, che negli ultimi 12 mesi ha sperimentato varie vie e ora si trova con un'occasione tutta nuova tra le mani. Fondamentale sarà il sostegno degli operatori telefonici, ma anche la retrocompatibilità. A inziare da Ovi e dalle mappe gratuite, per finire con un'interfaccia che sia all'altezza delle aspettative di chi è abituato a usare terminali semplici, alla Nokia style appunto. E comunque fa specie che Nokia porti "solo" una piattaforma e tante promesse all'evento più importante sulla telefonia mobile. Nessun nuovo telefono, il colosso sta cambiando pelle e affila le armi.
