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iPhone in vendita da Wal-Mart. L'iPod Touch diventa cellulare

di Gianni Rusconi

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9 DICEMBRE 2008

Le occasioni per parlare del mela fonino non mancano mai. Dopo i recenti dati di Gartner che hanno premiato le vendite del terzo trimestre dell'iPhone con il terzo posto per Apple nella classifica mondiale degli smartphone, ecco arrivare quella stilata da eBay. Ebbene fra i gadget elettronici più venduti dai frequentatoti del sito di aste più famoso al mondo nel corso del 2008, il cellulare della Mela è stato quello più cercato, con oltre 210 mila transazioni andate a buon fine (nel numero sono compresi anche gli accessori correlati al telefono). La curiosità di cui sopra non è comunque la notizia più importante che riguarda il telefonino di Apple. A cavallo di Natale scatta infatti la vendita dell'iPhone 3G sotto il cappello di Wal-Mart, la catena di negozi al dettaglio più grande d'America e per la casa di Cupertino la possibilità di fare un nuovo pieno di vendite (oggi il suo cellulare si acquista negli Apple Store e in quelli di AT&T oltre che nei punti vendita Best Buy). Varie indiscrezioni parlano di una versione ad hoc per Wal-Mart, un iPhone con soli 4 Gbyte di memoria (invece degli 8 e dei 16 Gbyte dei modelli attualmente in commercio) che verrebbe messo a listino a soli 99 dollari, fermo restano l'obbligo di sottoscrivere un contratto di servizio di 24 mesi. Il prezzo più basso per il melafonino 2.0 è di 199 dollari (sempre con due anni di contratto) e stando ad altri spifferi apparsi sui blog della comunità Mac, da Wal-Mart si potrebbe comprare a 197 dollari, ben 47 dollari in più di quanti ne servano per portarsi a casa dagli scaffali del gigante del retail l'Htc G1, il primo googlefonino Android a sbarcare sul mercato americano.
Apple si avvia quindi a stabilire nuovi record di vendita? La sensazione è che per vendere altri 10 milioni di iPhone la società californiana impiegherà più tempo e farà maggiore fatica, anche se i numeri che può vantare per il suo App Store – oltre 300 milioni di download e più di 10.000 applicazioni disponibili in cinque mesi di vita – rimangono un primato a prescindere. A Cupertino però di marketing se ne intendono e sanno che stare nelle posizioni di vertice nel ranking delle società di ricerca conta, eccome, e quindi è lecito pensare che faranno di tutto per rimanerci e magari tentare di operare il sorpasso su Research In Motion e i suoi BlackBerry.
Veniamo dunque alle novità tecniche inerenti l'iPhone, che qualcuno ipotizza possano essere ancora una volta oggetto di annuncio di Steve Jobs (insieme al fantomatico Mac Tablet?) al prossimo MacWorld, in calendario come sempre a metà gennaio. Una di queste, che Apple al momento non ha minimamente promosso ma neppure osteggiato, riguarda un'applicazione software sviluppata dalla compagnia telefonica Truphone attraverso la quale un iPod Touch può trasformarsi in un vero e proprio cellulare. Per gli utenti con una connessione Wi-Fi attiva (l'Ipod Touch dispone di connettività wireless) si materializzerebbe infatti la possibilità di effettuare e ricevere chiamate con utenti "compatibili" (clienti dei servizi Truphone o utenti di Google Talk) sfruttando la tecnologia Voip. L'applicazione, come riportano alcuni siti specializzati americani, è scaricabile gratuitamente dall'App Store e una volta avviata crea una tastiera virtuale sullo schermo touchscreen del lettore musicale, mettendo chiunque sia dotato di cuffie e microfono nella condizione di telefonare via Internet o (in futuro) poter chattare con gli utenti di Skype e Msn, Twitter e Facebook. Si potrà quindi parlare presto di un nuovo modello di telefonino firmato Apple?
L'ultima "news" avente per oggetto l'iPhone porta invece la firma di Google, i cui risultati di ricerca sponsorizzati (frutto cioè di inserzioni pubblicitarie a pagamento) potranno comparire da oggi in poi sul browser del melafonino. Tramite il servizio AdWords, in buona sostanza, le aziende possono indirizzare in modo specifico una campagna di marketing sul cellulare di Apple o (nelle stesse modalità) sui modelli "Android" G1 di T-Mobile. La notizia, che alimenta ulteriormente l'attenzione degli operatori per il fenomeno del mobile advertising, è arrivata ieri direttamente dal blog di Google.

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