Nella scia di Acer, che al Mobile World Congress, presenterà ufficialmente la propria nuova collana di smartphone, anche Dell – che alla kermesse di di Barcellona non sarà però presente – è ormai vicina ad annunciare il proprio ingresso nell'arena dei super telefonini. La casa texana, a dirla tutta, non ha confermato alcunché in proposito e può anche darsi che le indiscrezioni riportate nei giorni scorsi dal Wall Street Journal rimangano tali. I dettagli, veri o presunti che siano, comunque non mancano. Dell andrebbe a sfidare Apple, Rim, Nokia e tutti gli altri con terminali – il cui nome in codice sarebbe MePhone - basati su sistema operativo utilizzare Android o Windows Mobile, dotati di schermo touchscreen o classica tastiera a scorrimento. Il debutto sul mercato avverrebbe negli Stati Uniti, secondo le fonti, a inizio settembre.
Come si spiega, per Dell, la decisione di entrare proprio in questo momento in un mercato che sta diventando sempre più agguerrito? La società, numero due nei pc a livello mondiale, è come tutti i vendor hi-tech interessata dagli effetti della recessione economica globale e avrebbe secondo alcuni rotto gli indugi per sopperire alla prevista flessione di domanda di computer (portatili esclusi) e sfruttare le opportunità di business di uno dei pochi segmenti del panorama tecnologico che continuano a crescere a buoni ritmi (intorno al 10/15%). La domanda che al momento rimane aperta riguarda la natura del prodotto sul quale punterà Dell: consumer o business. La logica porta a pensare che possa essere un apparecchio destinato alle aziende, un concorrente diretto dei BlackBerry piuttosto che l'ennesima alternativa all'iPhone (la cui nuova versione, la 2.1, dovrebbe essere annunciata da Apple a giugno, in occasione della Worldwide Developers Conference). Le grandi aziende sono il mercato principale di Dell ma come sfruttare la presenza di server e pc nelle multinazionali per convincere le stesse a investire sui propri smartphone?
In attesa degli eventi (e degli annunci ufficiali), si possono fare due considerazioni basate su dati certi. La prima dice che quello di Dell – e l'analogia con Acer è più che evidente – è una sorta di ritorno al passato, visto e considerato che la casa texana era impegnata fino a non molto tempo addietro nel campo dei computer palmari. La seconda rileva come l'altra big dei pc scesa in campo negli smartphone, e cioè Hewlett Packard, non ha finora saputo ritagliarsi uno spazio importante accanto agli storici produttori di telefonini.
