Vodafone, la più grande società di telefonia mobile al mondo, ha annunciato stamani, martedi 24 febbraio, il taglio di 500 posti di lavoro in Gran Bretagna su un totale di 10mila dipendenti. Il nuovo chief executive del gruppo, l'italiano Vittorio Colao, aveva dichiarato in novembre l'obiettivo di ridurre i costi operativi annui di 1 miliardo di sterline a 21 miliardi entro l'inizio del 2011 e aveva avvertito che la nuova strategia avrebbe avuto un impatto sulla forza lavoro.
Oltre ai tagli al personale, 170 dei quali nel quartier generale del gruppo a Newbury, Vodafone ridurra' le spese per la logistica e la pubblicita'. Nessun negozio sara' chiuso in questa fase, ha sottolineato il gruppo, ma sara' ampliata la gamma di servizi disponibili online per i 19 milioni di clienti Vodafone in Gran Bretagna.
La recessione in Gran Bretagna e altri mercati-chiave ha colpito le entrate del gruppo, ha spiegato Vodafone, dato che sono calate le vendite di telefoni cellulari mentre le chiamate si sono ridotte sia come numero che come durata. I risultati trimestrali annunciati il mese scorso avevano mostrato un calo del 2,8% delle entrate in Europa e un declino ancora piu' pronunciato (-5,8%) in Spagna. Anche i mercati "nuovi" sui quali il gruppo puntava, come Turchia, Egitto e Romania, mostrano ora segnali di crisi.
La crisi riguarda tutto il settore delle telecomunicazioni. Il gruppo Bt, che dall'aprile scorso a oggi ha licenziato 9.500 dipendenti, ha annunciato poche settimane fa un ulteriore taglio del personale e ha previsto perdite per "diverse centinaia di milioni di sterline" nel 2009. Anche Virgin Media e Cable & Wireless stanno riducendo la forza lavoro mentre Nokia, il maggiore produttore di telefonini, ha previsto un calo delle vendite di cellulari del 10% quest'anno.