La carica degli androidi. Gli smartphone con la piattaforma di Google, e organizzata sotto l'egida della Open Handset Alliance, sono sempre più numerosi, così come tanti sono i produttori. Abbiamo provato 4 modelli di ultima generazione: Sony Ericsson Xperia X10, Htc Desire, Motorola Backflip e LG LinkMe.

Sony Ericsson Xperia X10
Partiamo dall'ultimo nato: Xperia X10. Si tratta di uno smartphone full touch (nessuna tastiera dunque) che fa leva su un design originale (per quanto questo sia possibile viste le dimensioni dello schermo) finiture curate e, soprattutto, su un'interfaccia utente che abbina la semplicità di Android con alcuni plus come le applicazione Timescape e MediaScape. Il primo aiuta a tenere organizzati i contatti dei principali social network, mentre il secondo serve per accedere ai contenuti multimediale. Il display da 4 pollici è spettacolare e le foto vengono bene grazie a un sensore da 8 Mpixel.

Htc Desire
Questo è il modello di punta della nuova offerta di Htc e no potrebbe essere altrimenti, dato che è derivato dal "pianale" dell'ottimo Nexus One. Ne eredita gran parte delle caratteristiche tecniche: processore a 1 Ghz che assicura prestazioni eccellenti, memoria da 512 MB, rete Umts/Hspa per navigare a banda larga sulle reti cellulari e fotocamera da 5 Mpixel. A differenza del Googlefonino, questa versione di Htc vanta un sistema sistema di puntamento ottico: basa appoggiare il dito per muoversi all'interno dei menu senza ricorrere al touchscreen. Inoltre l'interfaccia di Android è migliorata da Sense, l'ambiente sviluppato dal produttore taiwanese e che contraddistingue i suoi smartphone.

Motorola BackFlip
Sono due le caratteristiche distintive del Motorola BackFlip. Sul fronte software c'è Motoblur, un vero valore aggiunto perché offre un ambiente che garantisce un semplice e costante accesso a social network ed e-mail. Davvero molto semplice tenere sempre sotto controllo lo status degli amici anche se il desktop può apparire, al primo sguardo, un po' troppo ricco. Sul dorso c'è la tastiera Qwerty che si ripiega a libretto. Indispensabile per digitare i messaggi, innovativo il design. Non manca nemmeno un touchpad posto proprio dietro al display touchscreen. In questo modo si ha un vero layout da pc: tastiera fisica e sistema di puntamento che simula quello dei portatili.

LG LinkMe
Lo si potrebbe definire una declinazione in veste da giovane "charter" di Android. Il LinkMe è dedicato agli utenti che vogliono sfruttare le potenzialità del sistema operativo di Google per essere sempre connesso. Comoda la Qwerty fisica che si nasconde sotto al display touchscreen grazie al meccanismo a slitta. Lascia un po' perplessi, almeno all'inizio, l'interfaccia personalizzata di LG che è ereditata dagli altri modelli "al tocco" della casa coreana. Copre quasi totalmente Android ma si può sempre disattivare. Buone le prestazioni complessive dello smartphone che si contraddistingue per una forte predilezione multimediale, anche in virtù del supporto a DivX.

I 4 SMARTPHONE
(clicca sulle immagini per accedere alle gallery fotografiche)
Sony Ericsson Xperia X10, Htc Desire, Motorola Backflip e Lg LinkMe


TABELLA/ I 4 smartphone a confronto
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